Veneto

CRV - "Come un grano di pepe - Vita incredibile d'un grande Doge"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura - "Presentato a palazzo Ferro Fini il libro di Giancarlo Crepaldi 'Come un grano di pepe - Vita incredibile d'un grande Doge'"

(Arv) Venezia 26 lug. 2017 -       E’ stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il libro di Giancarlo Crepaldi ‘Come un grano di pepe – Vita incredibile d’un grande Doge’, che racconta in forma romanzata la storia del Doge Enrico Dandolo e della IV Crociata, che vide Venezia conquistare Zara e Bisanzio, acquisendo fama e ricchezza. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali, sottolineando come “da sempre, il Consiglio regionale ospita presentazioni di libri ed eventi culturali, dando voce e spazio ai cittadini veneti che desiderano promuovere iniziative lodevoli, capaci di portare effetti positivi al nostro territorio”. “L’opera di Giancarlo Crepaldi – continua Ciambetti - narra, in forma romanzata, la vita di Enrico Dandolo, nel libro Enrico D’Agnolo. Mi limito solo a sottolineare un paio di curiosità: in veneranda età, Dandolo fu il Doge che guidò la IV Crociata, nella quale Venezia conquistò dapprima Zara e poi Costantinopoli, nel 1204.  Proprio la IV Crociata ebbe come narratore Goffredo di Villehardouin e il  suo testo, ‘La Conquista di Costantinopoli’, è ancora oggi il più antico esempio di prosa narrativa in lingua francese giunto sino a noi. Tuttavia, questo testo non fu una cronaca nel vero senso della parola, ma una ricostruzione unilaterale, affidata a tre protagonisti,  in cui Goffredo, da buon trovatore, fece in realtà una apologia dei capi della crociata: insomma, una realtà romanzesca, per molti aspetti, ‘ante litteram’. Con questo, voglio dire che l’epoca si presta bene, sin da allora, ad essere panorama di sfondo di creazioni letterarie e dunque lo sforzo di Giancarlo Crepaldi si inserisce bene in un filone antico”. “Ringrazio quindi il consigliere Fabiano Barbisan – conclude Roberto Ciambetti – che si è fatto promotore di questa interessante iniziativa, e plaudo all’impegno dell’autore, Giancarlo Crepaldi”. Fabiano Barbisan (Centro Destra Veneto) spiega come il libro “parli della IV Crociata, un periodo storico particolarmente controverso e discusso, rispetto al quale le fonti non concordano tra loro e non c’è quindi una verità assoluta, univoca in ordine al reale svolgimento degli eventi. L’opera di Crepaldi contribuisce così a fare luce su questa importante pagina di storia, peraltro poco conosciuta. Il Doge Enrico Dandolo, grazie alle sue indiscusse doti di politico e trascinatore, seppe restituire alla Serenissima Repubblica un ruolo da protagonista, dopo un periodo storico di appannamento. Infatti, sotto il dogado di Enrico Dandolo, la partecipazione alla IV Crociata fu fondamentale per la presa di Zara (1202) e poi di Bisanzio (1204), che portò a Venezia anche grandi tesori dall’Oriente. Dandolo fu quindi un mirevole esempio che ha saputo incarnare l’autentico spirito della gente veneta: lavoro, intelligenza, creatività, innovazione, senso di appartenenza e rispetto per le tradizioni. La presentazione di questo libro rappresenta quindi un evento molto importante per il Veneto e per Venezia, un orgoglio per il nostro territorio”. Per l'editore Giuseppe Caracò “in un panorama letterario, come quello attuale, in cui si pubblica veramente di tutto, in realtà sono pochi i libri interessanti che riescono ad avvincere il lettore, e l’opera di Crepaldi si distingue sicuramente, non solo per un italiano ricercato e per la qualità e la cura negli approfondimenti storici sulla IV Crociata (rispetto alla quale non ci sono informazioni precise, se non alcune pagine di cronaca dell’epoca, spesso di parte), ma soprattutto in quanto l’autore è riuscito a essere un perfetto filologo nella sua capacità di tratteggiare personaggi ed ambienti, come fosse al cospetto di una sceneggiatura cinematografica, pur senza stravolgere le basi storiche delle vicende narrate. Il libro è un affresco di storia, sapientemente romanzato, incentrato sulla figura del Doge Dandolo, già abile ambasciatore e ammiraglio, che nella IV Crociata dette grande prova di stratega, politico e leader, restituendo alla Repubblica veneziana sviluppo, ricchezza e prestigio”. Giancarlo Crepaldi rivela come “in realtà non sono nato scrittore, anzi, non avrei mai pensato di scrivere un libro. La mia famiglia è sempre stata composta da abili artigiani e agricoltori… Inizialmente, la mia idea era quella di realizzare un film che raccontasse la storia del Doge Dandolo e della IV Crociata; alla fine, accettando anche i consigli di persone fidate, ho deciso di tradurre in parole le immagini cinematografiche che scorrevano nella mia mente. Così è nato il libro, che in realtà prende origine molto tempo prima, da quando, bambino di sei o sette anni che viveva in campagna, visitai per la prima volta Venezia e ne rimasi stregato. Scattò così quella scintilla che mi ha legato per sempre alla città lagunare, invogliandomi a compiere ricerche storiche e approfondimenti sulla sua storia, costumi e tradizioni. ‘Come un grano di pepe’ … nel senso che la Serenissima Repubblica, pur di piccole dimensioni geografiche, era forte e solida come un grano di pepe, capace di fronteggiare alla pari soverchianti potenze straniere e di cambiare il corso della Storia. Nella mia opera, ho cercato di esaltare la bellezza e la storia secolare di Venezia, ricambiando così quelle emozioni che il capoluogo veneto ha saputo regalarmi fin da piccolo”.

 

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