Veneto

CRV - "Chiediamo ai prefetti del Veneto i dati sugli arrivi e il numero dei rimpatri"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Migranti - Centro Destra Veneto: "Chiediamo ai prefetti del Veneto i dati sugli arrivi e il numero dei rimpatri"

(Arv) Venezia 11 lug. 2017 -       “Chiediamo i dati relativi al numero dei migranti che arrivano in Veneto e contestualmente quelli relativi al numero dei rimpatri effettivamente disposti verso gli immigrati che, a seguito di verifica, si sono rivelati sprovvisti dei requisiti necessari ai fini della permanenza legale sul territorio veneto e nazionale. Se non rimpatriati, infatti, tali individui rimarrebbero in uno stato di clandestinità nel nostro territorio, circostanza illegale e pertanto inaccettabile per ogni istituzione dello Stato”. È la richiesta che i componenti del Gruppo consiliare Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà, Stefano CasaliAndrea Bassi e Fabiano Barbisan, hanno inoltrato ai prefetti del Veneto e che è stata illustrata oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi a palazzo Ferro Fini. “È un’iniziativa politica con la quale chiediamo ai sette prefetti del Veneto di comunicarci i dati degli arrivi dei migranti - dichiara il Capogruppo Casali - e soprattutto il numero dei rimpatri dei clandestini. Lo stesso Presidente della repubblica francese Macron ha certificato che otto decimi degli arrivi riguardano clandestini che non devono rimanere in Europa. Chiediamo questi dati per fare attività politica, ma anche per migliorare una legge, laddove ci fossero delle lacune. Appena avremo i dati, e siamo sicuri che i prefetti ce li forniranno nel più breve tempo possibile, ci ritroveremo per analizzarli e per capire se c’è qualche falla nel sistema di gestione dei clandestini e dei profughi”. “Abbiamo voluto inoltrare questa richiesta per ottenere certezze su una materia così delicata. Eclatante, a proposito di incertezze sui migranti, il caso di Portogruaro - puntualizza Fabiano Barbisan - qualche settimana fa si parlava dell’arrivo di oltre mille profughi; il numero reale è di 28: tutto si riduce al livello di chiacchiere, le nostre comunità vivono nell’incertezza sociale e rischiano danni economici”. “Ogni migrante sbarcato sulle coste italiane vuole esser dichiarato profugo - afferma Bassi - le commissioni valutano i requisiti, ma è conclamato che nell’80 per cento dei casi queste persone non li possiedono; e quindi, si tratta di semplici immigrati clandestini: chiediamo alle prefetture venete quanti di questi clandestini sono stati rimpatriati verso i paesi di provenienza. Se il rimpatrio fosse avvenuto, in effetti, non saremmo costretti ad apprendere con cadenza quotidiana dalla stampa le richieste dei prefetti che cercano nuovi alloggi per sistemare i nuovi clandestini”.

 

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