Veneto

CRV - Ciambetti "Grazie alle Forze dell'ordine che hanno sgominato le cellula jihadista a Venezia"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Terrorismo - Ciambetti "Grazie alle Forze dell'ordine che hanno sgominato le cellula jihadista a Venezia: il terrorismo è una realtà anche in Veneto e gli islamici devono far terra bruciata attorno ai terroristi"

30 marzo 2017 - “Penso di interpretare il pensiero dell’intero Consiglio regionale nell’esprimere i complimenti, oltre la mio personale ringraziamento, a tutte le Forze dell’Ordine, al Questore e agli agenti antiterrorismo, Nocs e Gis impiegati nell’operazione che ha sgominato una cellula jihadista attiva a Venezia e nel territorio”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, appena informato dell’operazione antiterrorismo che si è svolta nella notte e alle prime ore di giovedì 30 marzo, non ha esitato a sottolineare “l’importanza delle azioni di intelligence e di prevenzione in una realtà, Venezia e il Veneto, per molti aspetti delicatissima, vuoi per l’alto numero di potenziali obiettivi, vuoi per l’elevata presenza di comunità straniere e di un sottobosco di clandestini che possono fornire appoggi e sostegni, garantire coperture e aiuti logistici – ha detto Ciambetti – Il Veneto intero è un obiettivo sensibile e anche alla luce di questa operazione di Intelligence trovo assurdo le strategie del governo che hanno portato nel volgere di pochi anni a continuare a inviare sempre maggiori quote di immigrati provenienti da Paesi a rischio e, contemporaneamente, ad abbattere in maniera consistente il numero di agenti operativi nelle nostre Province. Nel ringraziare le Forze dell’ordine, infatti, non posso dimenticare che troppe Questure operano sotto organico e con agenti di età media superiore ai 50 anni. Troppi reparti hanno dotazioni insufficienti e non adeguate a fronteggiare non solo la malavita, per altro in crescita esponenziale, ma anche il pericolo terrorismo che, come abbiamo visto, non è faccenda lontana ma tragedia che abbiamo in casa. Come accadde negli anni di piombo – ha continuato Ciambetti – solo un fronte compatto e unico può sconfiggere la cultura di morte: dobbiamo stringerci attorno alle Forze dell’Ordine, ai magistrati e il mondo islamico per primo deve far terra bruciata attorno ai fedeli del terrore e dire no a qualsiasi forma di collateralismo e affiancamento. Purtroppo – ha concluso Ciambetti – temo che dovremmo abituarci a una lunga e difficile lotta, che può essere combattuta e vinta solo con le armi della democrazia, della cultura e della civiltà” .

 

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