Veneto

CRV - Russo (Procuratore antimafia) "Studenti, adottate uno dei 943 nomi delle vittime di mafia"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Giornata vittime della Mafia - Russo (Procuratore nazionale antimafia): "Studenti, adottate uno dei 943 nomi delle vittime di mafia, fate vostra la loro storia e siate smart per combattere le mafie"

21 marzo 2017 – Giovanni Russo, procuratore generale aggiunto della Direzione nazionale antimafia, è stato tra i protagonisti della “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie per la promozione della cittadinanza responsabile” istituita con legge regionale 48 del 2012,  organizzata a Vicenza dalla Regione del Veneto con Avviso Pubblico, con la collaborazione di Libera Veneto e con il patrocinio del Comune di Vicenza. “Vi chiedo di essere smart” ha esordito il procuratore generale antimafia rivolgendosi agli oltre 600 studenti presenti al teatro comunale di Vicenza in rappresentanza di 14 scuole medie superiori di tutto il Veneto. “Essere smart significa essere al passo con i tempi e quindi anche essere pronti a comprendere la piovra mafiosa, come e con quali strumenti si insinua nella società. Non fermatevi all’apparenza e mettete a frutto la vostra capacità di essere al passo con i tempi: oggi le mafie hanno come punto di forza non solo la loro violenza, ma anche la capacità relazionale, la capacità di stabilire contatti e rapporti con politici, magistrati, giornalisti, imprenditori” Sottolineando come le mafie si insinuino con nuovi modelli anche in Veneto per costruirsi identità pulite e insospettabili, il procuratore Russo ha spiegato che   “La mafia, le mafie, non sono più radicate esclusivamente in un territorio: sono aterritoriali, perché non esiste più un territorio circoscritto per chi, ad esempio, paga in bit coin” Non senza avere avuto parole di elogio per i lavori presentati dai giovani studenti del Veneto, con l’impegno di presentarli anche a Roma per la loro forza e vivacità comunicativa, il procuratore Russo ha poi invitato tutti i giovani “a sposare la causa della legalità. Non occorre essere eroi. Molte delle vittime di cui andremo a ricordare i nomi non volevano affatto essere eroi: facevano solo il loro dovere. Ecco io vi chiedo – ha concluso il procuratore Russo – di adottare uno dei 943 nomi che andremo a ricordare: ecco, quelli devono essere i vostri modelli, chi non si è piegato. Fate vostra la loro storia”

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