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Gastroscopia transnasale e tradizionale: ne parliamo con il dott. Di Bella gastroenterologo a Giarre

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VIDEO INTERVISTA DOTT. GIUSEPPE DI BELLA 

 

Oltre a quella tradizionale, esiste anche la gastroscopia transnasale: si tratta di un esame diagnostico che consente di osservare le pareti interne del primo tratto dell’apparato digerente (esofago, stomaco e duodeno) attraverso un sondino introdotto in una narice.

In questo modo, a differenza dell’esame canonico, viene lasciata libera la bocca e il paziente non avverte senso di soffocamento, né conati di vomito o sensazione di costrizione alla gola. E soprattutto non necessita di sedazione.

 

Ma la procedura transnasale è efficiente tanto quanto l’altra? Lo chiediamo a  Giuseppe Di Bella, gastroenterologo a Giarre (CT):

 

La gastroscopia nasale (gastroscopia transnasale o gastroscopia trans-nasale), che sarebbe più corretto definire Esofago-Gastro-Duodeno-scopia con strumento ultra-sottile, è una metodica endoscopica , complementare alle metodiche tradizionali.

La gastroscopia con strumento ultrasottile trova la sua indicazione in quelle condizioni patologiche, nelle quali una stenosi non consente il transito della sonda tradizionale da 9,8 mm di diametro, è inoltre  indicata per quei soggetti che vogliono evitare la sedazione anestesiologica. La procedura può essere eseguita in posizione seduta o in decubito laterale sinistro, come nella gastroscopia con strumento standard.

 Il Gastroscopio ultrasottile Olympus, GIF-XP190N, offre una buona qualità d’immagine, con una visuale aumentata come distanza, un’illuminazione superiore, rispetto alle precedenti versioni, e la tecnica Narrow Band Imaging (NBI). Olympus ha sviluppato questa tecnologia di imaging a banda stretta per migliorare l’osservazione del tessuto mucoso.

 

Quali i vantaggi della gastroscopia transnasale?

 

I vantaggi principali sono la qualità superiore dell’immagine ed il più ampio campo visivo. Le ridotte dimensioni del tubo d’inserimento consentono l’accesso trans nasale, nonchè l’utilizzo in caso di stenosi esofagee o altre stenosi endoluminali. Il canale operativo di 2,2 millimetri permette una migliore operatività, rispetto alle precedenti generazioni, con possibilità di campionatura bioptica di maggiori dimensioni ed una migliore aspirazione. Inoltre questi nuovi gastroscopi ultra-sottili sono compatibili con elettrobisturi e questo rende possibile, in linea teorica, il trattamento chirurgico endoscopico dei pazienti.

Il prelievo bioptico sarà pertanto più piccolo, in quanto effettuato con una pinza più sottile, che possa passare attraverso il ridotto canale operativo. Studi di paragone effettuati hanno dimostrato che l’attendibilità del referto istopatologico non sarebbe influenzata dalla minore quantità di tessuto prelevato.

Il vantaggio del gastroscopio ultrasottile, oltre che valicare tratti ristretti, è quello di recare meno fastidio al paziente, con una maggiore maneggevolezza, sufficiente negli endoscopi di ultima generazione. Se introdotto per via nasale, raggiunge il duodeno, consentendo una visione del tratto esplorato, sovrapponibile a quella del gastroscopio tradizionale.

Il fastidio dell’introduzione nella regione nasale può essere parzialmente ridotto con la premedicazione con lubrificanti e decongestionanti. Con questa metodica il paziente potrebbe avere un impatto più positivo con l’esame.

INFO

Elastografia nelle epatopatie diffuse - Dott. Giuseppe Di Bella gastroenterologo a Giarre (CT) - ANSA/SALUTE

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