Puglia

Venti Comuni salentini aderiscono al sodalizio del Parco Culturale Ecclesiale De Finibus Terrae

ANCI Puglia

La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica
che si è costituito a S. Maria di Leuca il Forum “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, organo
che rende partecipativa la costruzione di un progetto territoriale che vuole fare di “De Finibus Terrae”
una destinazione di viandanti e cercatori, nel rispetto dell’identità salentina, segnata da bellezza,
voglia di comunità e predisposizione all’incontro ed alla contaminazione con altre culture.
“De Finibus Terrae” ed il Salento, quindi, non solo un punto di arrivo ma anche un vero
laboratorio di talenti e di possibilità condivise tra gli attori di questa terra, nell’ottica del turismo
conviviale.
Le Amministrazioni coinvolte sono quelle dei Comuni attraversati dai sentieri delle tre direttrici
storiche: Via Sallentina, Via Leucadense, Via Traiana-Calabra e dei sei sentieri di interconnessione:
7Bellezze, del Sole o Nicolaiano, delle Cripte, Walk&Smile, del Griko e del Vino.
Ad oggi, al Forum hanno aderito i Comuni di: Andrano, Aradeo, Calimera, Castrignano del Capo,
Castro, Corigliano d’Otranto, Corsano, Gallipoli, Lecce, Matino, Morciano di Leuca, Nardò, Otranto,
Porto Cesareo, Salve, San Pancrazio Salentino, Santa Cesarea Terme, Taranto, Taviano e Tricase,
insieme a questi Comuni si svilupperanno azioni condivise per un’immagine e un’esperienza integrata
del territorio.

La Fondazione di partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” è nata
per incoraggiare la creazione di reti e di partenariati preordinatea realizzare un modello di “turismo di
comunità” che pone l’homo viator, il viaggiatore, lo straniero, il diverso, al centro di un progetto di
turismo lento e di mobilità dolce, a piedi, in bicicletta, a cavallo e in barca a vela, perché consente di
vivere esperienze profonde, in sintonia con lo spirito dei luoghi, sviluppando empatia tra le persone e
capace di contribuire allo sviluppo economico di territori assai diversi fra loro; il sodalizio salentino
intende coinvolgere attivamente i territori attraversati dai cammini al fine di creare un’infrastruttura
fisica e ideale che promuova la storia dei Cammini di Leuca, accogliendo le sfide del presente senza
tuttavia perderne l’identità; questo progetto ingloba centinaia di chilometri di tracciato con relativa
segnaletica e manutenzione, formazione degli info-point, comunicazione, progettazione degli
interventi, promozione del territorio e dei siti di interesse culturale, accoglienza, creazione dei
database utili ai fini statistici e di programmazione strategica, e molto altro ancora.

Dal 2016, la Fondazione PCE "Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae" propone l’evento
internazionale “Carta di Leuca”, un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, che nel
mezzo dell'estate diviene un campo di volontariato e un cammino condiviso: la Marcia notturna "Verso
un'Alba di Pace", dalla tomba di don Tonino Bello allaBasilica Santuario di Santa Maria di Leuca, cuore
del Mediterraneo. Il luogo ideale di questo processo partecipativo è il Forum “Terre del Capo di Leuca
– De Finibus Terrae”, di cui fanno parte territorialità ben individuate in grado di fornire un apporto
concreto in termini di progettazione e sviluppo di un modello di “turismo di comunità”.

“Cammini di Leuca” è il Marchio del Parco Culturale Ecclesiale (registrato presso l’Ufficio
brevetti del Ministero dello Sviluppo Economico), che contraddistingue le realtà territoriali
maggiormente sensibili a questi modelli di crescita personale e comunitaria, di accoglienzae di
conoscenza dei luoghi; la presenza del Marchio lungo i percorsi e presso le strutture, garantisce la
qualità del modello di “turismo di comunità” che in questo momento registra molto interesse e
rilevante attenzione per le opportunità che offre ai territorio ed alle strutture ivi allocate che devono
conformarsi a questa nuova forma di turismo ecosostenibile in sintonia con l’ambiente, la natura e la
ricerca di paesaggi incontaminati, grazie alla miscela fra la valorizzazione delle diversità territoriali e lo
sfruttamento delle economie di diversificazione.

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