Lombardia

VIDEO SYSTEMS, L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA SERVITIZZAZIONE

FROOGS

Se già negli anni Novanta del secolo scorso, da vera antesignana,l’azienda decise di scommettere sui sistemi di visione per il controllo di qualità e agli inizi del Duemila puntò sull’intelligenza artificiale per affinare le sue proposte in diversi ambiti industriali – acciaio, vetro, automazione -, c’è da considerare con attenzione i suoi programmi per il futuro, data la capacità di anticipare i tempi. Tali progetti connettono lo sviluppo tecnologico a un non rinviabile nuovo modello di business, legato alla “servitizzazione”. 

È così che guarda al domani, a partire dal proprio, la società VideoSystems di Codroipo, uno dei nodi importanti della rete di aziende Ict che annovera il Friuli Venezia Giulia. Nata nel 1993 da un’idea di Luigi Liani e del figlio Alessandro, oggi amministratore delegato e guida dell’azienda dalla scomparsa improvvisa del genitore nel 2004, Video Systems è cresciuta come impresainnovativa in ogni suo aspetto: per l’organizzazione (nel 2007, cogliendo l’opportunità di una legge regionale, acquisì un temporary manager per rafforzare la sua dimensione gestionale); per prodotto, i suoi sistemi di intelligenza artificiali sono progettati e prodotti internamente all’interno e poi integrati nei prodotti dei clienti; per attenzione alle certificazioni, avendo perseguito e raggiunto quella per la qualità, gli aspetti etici e sociali d’impresa, la sicurezza dei dati all’interno dell’azienda. E poi la dimensione internazionale, non solo per l’export dei prodotti, ma per la collaborazione ad ampio spettro con soggetti di ricerca e produttivi, attraverso la partecipazione a bandi regionali e a progetti Ue, tra cui quelli Horizon 2020. 

E ora si guarda ancora avanti con una sorta di pensiero laterale. Quello che fa intuire ciò che verrà a partire dalle potenzialità del presente. Ecco perché Video Systems sta lavorando, in parallelo all’innovazione tecnologica, a un progetto di Innovazione del business model. «Servitizzare non significa offrire più servizio come complemento al prodotto fisico, ma significa costruire l’intero business model attorno al servizio, che diventa il reale fulcro del valore offerto al cliente», considera Alessandro Liani raccontando l’azienda in «Fvg Digitale», il primo rapporto sulle aziende Ict del Friuli Venezia Giulia. “È un progetto che richiede cambiamenti profondi: non solo nell’offerta, ma anche nel modello finanziario, nel pricing, nel marketing», prosegue, evidenziando allo stesso tempo le opportunità connesse a tale modello. Tra le altre “una maggiore fidelizzazione del cliente, una maggiore stabilità finanziaria e, secondo alcuni, anche vantaggi in termini di sostenibilità ambientale”. 

Video Systems attualmente impiega 22 persone, delle quali 12 coinvolte in attività di ricerca e sviluppo. Quattro le linee produttive. Tre sono indirizzate all’industria – Imago, Adamantis e Ingenium –, proponendo soluzioni per la visione e l’AI per il controllo qualità di vetro cavo, acciaio e metallo e del processo di innovazione. Parson è invece la linea che si rivolge a clienti non industriali, per visione e AI applicata alla vita di tutti i giorni. 

La pandemia Covid-19 ha accelerato in azienda alcuni processi innovativi – come il lavoro sul nuovo business model avviato nel 2018 – e stimolato un modo diverso di interfacciarsi con i clienti, puntando a rendere i propri prodotti tali da essere installati e manutenuti nelle aziende anche senza la presenza fisica di operatori Video Systems.

 

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