Liguria

Pappagallini e parrocchetti, prosegue il censimento promosso dal Comune di Genova

Comune di Genova

Prosegue anche nella stagione invernale il censimento delle specie di pappagalli presenti sul territorio del Comune di Genova, il progetto a cui collaborano l’Assessorato alla Transizione Ecologica, Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Animali ed Energia, il Museo di Storia Naturale “G. Doria”, l’Università di Genova (DISTAV) e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL).

I primi risultati dello studio, avviato la scorsa primavera, confermano come i progetti di citizen science possano costituire una risorsa preziosa per la raccolta dati e la conoscenza del territorio e delle specie che lo abitano, siano esse autoctone o aliene.

Nonostante il tempo trascorso dall’inizio del progetto, infatti, le segnalazioni e i monitoraggi sul territorio stanno avvalorando le prime segnalazioni dei genovesi: le specie di pappagalli maggiormente avvistate in città sono il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), l’Amazzone fronte gialla (Amazona ochrocephala) e l’Amazzone fronte blu (Amazona aestiva).

I numerosi contatti pervenuti alla casella di posta elettronica creata appositamente per il progetto (pappagalli@comune.genova.it), stanno rendendo possibile attestare ulteriormente quanto già immaginato nel periodo estivo, vale a dire un lento ma progressivo aumento delle popolazioni urbane di pappagalli, con prevalenza di Psittacula krameri.

Il monitoraggio delle colonie urbane è validato e approfondito dagli studenti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova: la verifica delle segnalazioni e l’analisi del trend delle popolazioni ha consentito di affinare quanto segnalato dai cittadini genovesi e di individuare con maggior precisione le direttrici di spostamento urbane e la consistenza dei dormitori storici della Foce e di Sestri Ponente.

La richiesta di collaborazione alla cittadinanza si rinnova anche per la stagione invernale: poiché, grazie alla caduta delle foglie, è possibile avvistare con più facilità i parrocchetti in posa sugli alberi e sugli edifici della nostra città, il contributo dei cittadini genovesi e della loro sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali potrebbe essere strategico nell’ottica di una sempre maggior comprensione delle dinamiche delle specie di pappagalli della nostra Città.

«Il Comune di Genova – sottolinea l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – ha aderito con entusiasmo a questa ricerca scientifica sulle colonie di pappagallini e parrocchetti, volta a monitorarne la presenza in Città e mirata ad acquisire un’adeguata conoscenza del patrimonio di biodiversità presente sul nostro territorio. Un obiettivo che riusciremo a raggiungere grazie alla collaborazione con il Museo di Storia Naturale, ARPAL ed il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’ambiente e della Vita dell’Università di Genova. Ma si tratta anche di un progetto di citizen science: per questo l’Amministrazione ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato e parteciperanno ancora a questa utile e importante ricerca».

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