Liguria

Cento nuovi alberi per il parco di Villa Pallavicini

Comune di Genova

Il Parco di Villa Pallavicini a Pegli avrà circa cento alberi di macchia mediterranea in più grazie al progetto “Piantare alberi: recupero del verde e sostenibilità ambientale a Villa Durazzo Pallavicini”, sostenuto dal Rotary Club Genova Nord.

La cerimonia di “consegna” e piantumazione per ripristinare l’area della “Cappelletta di Maria”, uno degli scorci più affascinanti del parco, si è svolta questa mattina alla presenza dell’assessore al turismo del Comune di Genova Paola Bordilli. Erano presenti anche la direttrice del parco Silvana Ghigino e il gruppo al completo del Rotary Genova Nord.

Il presidente del Rotary Internazionale Jan Reseley ha chiesto ad ogni Rotary club di piantare un albero per ogni socio, dall’inizio dell’anno rotariano fino alla Giornata della Terra che si celebrerà il 22 aprile 2018.

«Ringrazio Il Rotary Club Genova Nord– dichiara l’assessore Bordilli – per aver voluto puntare su uno dei gioielli del Ponente genovese. Per un turismo che abbracci sempre più il territorio delle delegazioni è, questo, un importante contributo. Subito dopo l'incendio mi ero attivata, come cittadina, per trovare aiuti e sono stata onorata oggi, da assessore al turismo, di partecipare alla cerimonia. La sinergia pubblico privato sta dimostrando sempre più i suoi frutti».

Anche l’assessore all’ambiente Matteo Campora ringrazia il Rotary Club Genova Nord per il supporto fornito all’amministrazione comunale. «Il nostro intento – continua – è ripristinare una zona del parco colpita dai rovinosi incendi nel 2005 e nel gennaio di quest’anno. Villa Pallavicini, come si ricorderà, è stato nominato “Parco più bello d’Italia” dal concorso “Ilparcopiubello.it”. Vogliamo che lo resti anche nei prossimi anni».

Questa importantissima azione del Rotary Club Genova Nord si inserisce fra quelle che stanno continuando a pervenire dall’associazione Amici di Villa Durazzo Pallavicini e dall’interessante programma di collaborazione avviato dall’istituto agrario Bernardo Marsano di Genova i cui studenti hanno contribuito alle lavorazioni di sistemazione del terreno e messa a dimora delle piante.

Il parco, considerato uno dei più originali al mondo, rappresenta per le sue caratteristiche architettoniche, artistiche, paesaggistiche e botaniche, uno dei giardini storici monumentali più significativi d’Italia e dell’Europa. Costruito a partire dal 1840, fu inaugurato il 23 settembre 1846 in occasione del Congresso degli scienziati italiani, che in quell’anno si teneva a Genova, e si sviluppa sul fianco impervio di una collina che fu completamente trasformata per generare spazi pianeggianti, ampi bacini idrici e un intrico di percorsi che si arroccano dall’ingresso fino a 134 metri di altitudine. Il parco è stato recentemente restaurato dal Comune di Genova, tramite un accordo di programma con il Ministero delle Infrastrutture; il restauro ha riportato al suo splendore il tempio di Flora, il castello e il mausoleo del capitano, oltre all’obelisco egizio, la tribuna gotica, il ponte romano, il chiosco turco e la pagoda cinese.

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