Friuli Venezia Giulia

SIAGRI 'CON EUROTECH PORTAMMO AVANTI UN PROGETTO CON PARISI'

FROOGS

Roberto Siagri, fondatore di Eurotech e presidente del Carnia industrial Park, ma prima di tutto fisico, come il Nobel Giorgio Parisi, ricorda negli anni, l'incontro con Parisi, e come l'esperienza in Eurotech si sia intersecata con quella del fisico recentemente premiato. 

'Sarebbe molto bello venisse in Fvg, lo accoglieremmo in Carnia, per celebrare il suo recente riconoscimento'.

 'Venni in contatto con Parisi indirettamente ai tempi delle collaborazioni di Eurotech con INFN (Istituto nazionale di Fisica Nucleare) per il co-sviluppo e produzione dei supercalcolatori Ape1000 e APEnext. APE era una architettura di supercalcolo pensata negli anni Novanta da Nicola Cabibbo e Giorgio Parisi. Attorno alle figure di Cabibbo e di Parisi già si percepiva un certo alone di reverenza, per il rispetto che tutta la comunità scientifica aveva per questi due grandi della fisica mondiale. Eurotech iniziò la collaborazione con INFN grazie all'allora CTO di Eurotech  Giampietro Tecchiolli, anche lui fisico. Tecchiolli mi convinse a produrre APE100 e co-sviluppare APE1000 e la nostra interfaccia con INFN era il fisico Raffaele Tripiccione. Devo dire che il mio scetticismo iniziale nasceva dal fatto che mi sembrava impossibile che in Italia INFN fosse più  avanti della allora Cray o anche della stessa Intel e per di più con una architettura di supercalcolo semplice, elegante e economica. Incontrai Cabibbo nel 2005, in occasione della presentazione a Roma di APEnext, Cabibbo era considerato già allora, uno dei più grandi fisici viventi e sta di fatto che qualche giorno fa lo stesso Parisi ha detto all'ANSA  che anche a Cabibbo avrebbero dovuto dare il Nobel.  Conobbi anche Parisi in quegli anni, a Trento, alla Fondazione Bruno Kesler.

Discussi del nostro contributo allo sviluppo di APEnext. APE negli anni Novanta, era indiscutibilmente il supercalcolatore più avanzato esistente al mondo. Sembrerà impossibile ma i chip di calcolo di APE era così avanzato in termini di operazioni al secondo:  Intel, AMD, Nvidia nessuno si avvicinavano minimamente alle sue prestazioni.  Delle prestazioni di APE1000 erano preoccupati allora anche alcune agenzie federali USA  che temevano che gli USA potessero rimanere indietro con la ricerca, e non essere quindi  più in grado di attirare  nel Paese le migliori menti. Gli investimenti messi in campo dagli USA, come reazione, hanno ribaltato la situazione in pochi anni e adesso siamo noi, in Europa,  a rincorrere anzi ad aver perso quella corsa. Una speranza c'è ancora: quella di vincere la prossima corsa, sul computer quantistico.  APE serviva per fare i calcoli  sui  quark,  i componenti primi del nucleo atomico. Sui quark ci lavoravano  tra i tanti, sia Cabibbo che Parisi con contributi teorici molto importanti a quella che si chiama la QCD (Quantum Chromo Dynamics). Si perché i fisici oltre a dover sviluppare la teoria devono poi anche costruirsi le macchine per riuscire a fare i calcoli e poi per fare i test. In questo caso, servivano  nuovi calcolatori per trovare le soluzioni alle nuove equazioni.  Quando nel 2006 ci venne chiesto di sviluppare  il supercalcolatore Janus dall'università di Zaragoza per calcolare i vetri di spin,  c'era sempre Parisi che ha contribuito anche personalmente a finanziarlo con i soldi del premio ricevuto da Microsoft per le sue ricerche. Janus  fu  anche presentato dai ricercatori come candidato al premio Gordon Bell, che è una sorta di Nobel pel il  supercalcolo. I vetri di spin sono stati magnetici della materia altamente disordinati. Potemmo dire delle strutture molto complesse, che hanno dei comportamenti collettivi, per provare la teoria bisognava fare tanti calcoli e serviva un calcolatore disegnato a misura: Janus per l'appunto. E' sui  lavori su sistemi altamente complessi come i vetri di spin che a Parisi è stato dato il Nobel. Mi piace pensare che il lavoro fatto in Eurotech,  per realizzare Janus, sia stato anche se piccolissimo, un  contributo a tutta questa bella storia che è culminata con il Nobel a Parisi'. 

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