Economia

Promozione per le sigarette elettroniche: si può fare o no? Il quesito di Arcangelo Bove

Optimamente

Unas è l’Unione Nazionale Affiliati Svapoweb (svapoweb.it), ed è stata creata come associazione per tutelare i rivenditori di sigarette elettroniche di Svapoweb, marchio di cui è titolare Arcangelo Bove, che è anche il presidente di Unas. La mission principale di questa associazione, oltre alla tutela degli affiliati, è quella di garantire la diffusione dell’informazione a proposito della riduzione del danno di cui si può beneficiare passando dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica. Tra le altre finalità, si segnalano l’ampliamento degli orizzonti degli operatori del settore e la stipula di contratti collettivi nazionali di lavoro.

Proprio ad Arcangelo Bovepresidente Unas - abbiamo chiesto di spiegarci quali sono le motivazioni che lo hanno convinto a rivolgersi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per avere chiarimenti su questo nodo spinoso.

La promozione è legale in ambito svapo?

Si deve partire da un presupposto che per il momento non è stato ancora smentito, e cioè che la pubblicità per gli articoli da svapo per legge non si può fare, proprio come la pubblicità per i prodotti del tabacco. La nostra domanda, quindi, è possibile fare pubblicità su una testata giornalistica online che si rivolge agli operatori di settore? Per esempio Svapo Magazine è la rivista di proprietà di Unas, una testata online: agli utenti che giungono sul sito potremmo domandare se sono o meno operatori del settore, magari con una popup simile a quella in cui si richiede la conferma della maggiore età. Se affermano di essere operatori del settore, gli utenti visualizzeranno le pagine della rivista contenenti anche le pubblicità riguardanti le sigarette elettroniche e gli altri articoli del settore.

A chi vi siete rivolti?

Abbiamo scritto all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma per conoscenza abbiamo inviato la missiva anche alla FIT, alla Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali del Ministero della Salute, all’Unione Italiana Tabaccai, all’Assotabaccai, al Ministero della Salute, al Codacons, all’Ufficio Normativa e alla Vice Direzione Generale Area Monopoli. Abbiamo voluto, in questo modo, reclamare delle informazioni precise e inequivocabili a proposito delle norme che disciplinano la pubblicità dei dispositivi per svapare e dei liquidi da inalazione.

Perché sentite la necessità di un chiarimento inequivocabile?

In primo luogo, la decisione di chiedere ed esigere un chiarimento nasce dalla semplice osservazione di come sia diffusa, sia sulla carta stampata che sui social network, la presenza di pubblicità dedicate ai prodotti da inalazione, ai vaporizzatori, alle sigarette elettroniche e ai punti vendita del settore. Pubblicità che, per altro, si trovano anche sulle testate di informazione online che parlano di svapo. Quello che noi pretendiamo di sapere è se la legge permette queste pratiche o se, invece, esse sono in contrasto con ciò che è stato previsto dal D. Lgs. n. 6 del 2016 e, ancora prima, dal D. Lgs. n. 300 del 2004.

Ci sono altri elementi da considerare?

Il Codacons tempo fa ha presentato un esposto, che poi il Ministero della Salute ha accolto, a proposito della pubblicità relativa ai prodotti da fumo di nuova generazione, come Iqos e sigarette elettroniche. In esso si fa riferimento al divieto assoluto di pubblicità in considerazione delle norme in vigore. Ecco perché noi siamo perplessi vedendo tutte queste pubblicità diffuse.

Che cosa potrebbe cambiare per voi?

È chiaro che come proprietari di Svapo Magazine vogliamo essere certi di ciò che si può e non si può fare, un chiarimento che riteniamo indispensabile anche per i nostri affiliati. Nella richiesta che abbiamo inviato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli spieghiamo con chiarezza che vogliamo sapere se Svapo Magazine può iniziare a prendere in esame l’opportunità di mostrare sulle proprie pagine messaggi pubblicitari, come già fanno altre testate online del settore, che riguardino i prodotti da inalazione, i dispositivi hardware o le rivendite di sigarette elettroniche. Al tempo stesso, siamo curiosi di capire se sia possibile eventualmente stampare la rivista su carta e prevedere le stesse pubblicità. D’altro canto, è evidente che se venisse confermata la non legittimità di queste pratiche, chiediamo che vengano effettuati dei controlli meticolosi nei confronti di chi non rispetta la legge, anche per giungere a sanzionare le trasgressioni eventualmente perpetrate, che dovrebbero essere perseguite anche tramite le istituzioni. La legge deve essere uguale per tutti, no?

Leggi l'articolo completo su ANSA.it