Economia

E-commerce di cannabis legale: scopriamo un settore che gode di gran floridità

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Nel mondo dell'e-commerce italiano, che quest'anno ha visto crescere in modo esponenziale il proprio business per via di un evento esterno del tutto inatteso quale l'emergenza sanitaria, che ha trasferito online molti acquisti abitualmente fatti in negozio, vi sono diverse novità interessanti, e tra queste figurano senz'altro gli e-commerce di cannabis legale.

Questo settore è sempre stato una sorta di tabù, sia per la tipologia di prodotti trattati, sia perché le leggi riguardanti la commercializzazione di cannabis sono cambiate più volte nel corso degli ultimi anni, tuttavia le aziende che vi operano e che vendono attraverso un sito web stanno riuscendo a sviluppare dei business davvero molto importanti.

L'importante distinzione tra cannabis legale ed illegale

Ma cosa c'è da sapere a tale riguardo dal punto di vista normativo? Vendere cannabis e prodotti affini non è un qualcosa di illecito? Cerchiamo di rispondere con scrupolosità.

Bisogna effettuare un'importante distinzione tra cannabis legale e cannabis illegale: tantissime persone, infatti, ignorano la presenza di questo binomio, di conseguenza tendono inevitabilmente a ricollegare tutta la cannabis alla sostanza stupefacente.

Se da un lato, purtroppo, la cannabis come sostanza stupefacente esiste, e viene ovviamente commerciata tramite canali illeciti, dall'altro vi sono anche dei prodotti rientranti nella categoria della "cannabis legale" che possono essere venduti liberamente, in quanto la legge lo consente.

Cosa prevede la legge

La normativa di riferimento è entrata in vigore nel 2017, ed è esattamente la Legge 242/16 (questo il link della Gazzetta Ufficiale che la riguarda).

Senza dilungarci oltremodo, possiamo sottolineare che lo Stato reputa prodotti a base di cannabis legali tutti quelli che contengono delle quantità molto ridotte di THCDelta-9-tetraidrocannabinolo, ovvero il principio attivo della cannabis che ha effetti psicoattivi e che per tale motivo rende tale sostanza uno stupefacente.

Se esso è presente in quantità esigue, tali appunto da escludere la possibilità di effetti psicotropi, il prodotto è da considerarsi legale e può quindi essere venduto; non si sta parlando esclusivamente di marijuana da consumare fumandola, ma anche di prodotti affini come può ad esempio essere l'olio al CBD di Prodotti-Cannabis.it.

Il CBD è appunto il cannabidiolo, metabolita della cannabis che pur non offrendo effetti psicoattivi come il THC può avere dei risvolti nei confronti dell'organismo, ad esempio conferendo delle sensazioni di rilassatezza e di distensione psico-fisica.

Proprio per via della presenza di CBD, dunque, si consuma la cannabis legale e tutti i prodotti affini pur essendo privi di azioni psicoattive, è dunque evidente che i risultati che vogliono ottenere i consumatori di tali prodotti siano ben diversi da chi vuole procurarsi uno stupefacente.

Questo settore dell'e-commerce, come si diceva, ha vissuto un autentico boom negli ultimi anni: da quando la legge è divenuta chiara, infatti, diverse aziende italiane si sono messe sul mercato vendendo in rete e riuscendo a riscuotere degli ottimi risultati.

Le implicazioni del periodo di lockdown

A tale riguardo, peraltro, l'emergenza sanitaria che ha riguardato l'Italia negli scorsi mesi e che ancora oggi, purtroppo, deve essere sconfitta, è stata un'ulteriore spinta al commercio elettronico di questo settore, per diversi motivi.

Anzitutto, a livello generale, tanti acquisti che si effettuavano in negozio si sono spostati online per via delle limitazioni alla mobilità, quindi anche per questo tipo di prodotti ci si è rivolti molto più spesso al web.

Non solo: diverse aziende del settore dichiarano di aver riscontrato dei risultati davvero altisonanti durante il periodo di lockdown, e questo, a loro dire, va ben al di là delle necessità logistiche: moltissime persone, infatti, avrebbero scelto di acquistare cannabis legale e prodotti affini per poter affrontare al meglio queste settimane così critiche e magari per contrastare quegli stati d'ansia che, secondo diversi studi e sondaggi, sono divenuti particolarmente diffusi in quei mesi così particolari.

Un settore che sembra destinato a crescere

Al di là di quali possano essere le motivazioni che spingono i consumatori a comprare questo genere di prodotti, sembra davvero evidente che il commercio elettronico di cannabis e affini possa essere un business molto interessante: il giro d'affari di questo settore, infatti, andrà probabilmente a crescere negli anni a venire.

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