Cultura

TATUAGGIO, ARTE CONTEMPORANEA ALLA BIENNALE DI VENEZIA

BLEND AGENCY

La Biennale d’Arte di Venezia si avvia al termine dopo una stagione di successi, con oltre 250.000 visitatori provenienti da tutto il mondo pronti ad ammirare le “vecchie e nuove” forme d’arte, come il tatuaggio. Quando si parla di arte il primo pensiero è quello di immaginare un pittore, uno scultore all'opera con i suoi strumenti di lavoro. La novità arriva dal padiglione Armenia – su invito del critico e storico d’arte nazionale il Prof. Giorgio Grasso – che ha ospitato per la prima volta nella storia della manifestazione, una nuova forma d’arte contemporanea come il tatuaggio. che sancisce l’ingresso ufficiale nel mondo dell’arte: il tattoo.

Prof. Grasso, curatore del padiglione: “il tatuaggio è a tutti gli effetti una forma d’arte contemporanea, dettata dalla bravura tecnica e creativa dell’artista. Indelebile ed eterna, in cui non è possibile commettere errori.”

Gabriele Pellerone, artista e talento del tatuaggio ha esposto una serie di quadri "su pelle" denominati: Donna e Psiche realizzati con una speciale macchinetta per tatuaggi in oro.

“Una collezione di tre quadri che rappresentano la bellezza e la perfezione dell'estetica femminile e la sua psiche. Ovvero, il complesso dei fenomeni e delle funzioni che consentono all'individuo di definire un'esperienza di sé e del mondo circostante, e di poter essere quindi padroni delle proprie azioni. I quadri sono realizzati e numerati in sequenza.”

Ad ufficializzare il tatuaggio nel mondo dell’arte contemporanea, la live performance realizzata dall’artista in agosto, che si è svolta nel giardino principale di Palazzo Zenobio.

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