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Buscemi. Nella splendida cornice della chiesa Madre, una suggestiva rappresentazione della Natività.

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Un Presepe in sagome ad altezza naturale, approntato tra il sagrato e la scalinata in pietra lavica della chiesa Madre  del piccolo borgo di Buscemi, anticipa una, originale, rappresentazione della Natività, all’interno. Infatti, adagiato al centro della navata principale, si può ammirare un Presepe particolare, contenente  i simboli dell’ Eucarestia nei suo elementi primari il grano e l’uva.

 

I PRESEPI.

I ragazzi del gruppo parrocchiale hanno voluto realizzare un presepe in sagome ad altezza naturale  approntato tra il sagrato e la scalinata della chiesa Madre (credo che sia unico nel suo genere anche per la quantità di personaggi raffigurati, quantomeno in provincia). L'effetto scenico è risultato spettacolare ed il manto di neve che l’ho ha avvolto in queste rigide serate, ha contribuito ad esaltarlo.

All'interno, come anticipato, un Presepe particolare. Al centro della chiesa tra le statue di Giuseppe e Maria è stata realizzata una mangiatoia   poggiata su un letto di grano e contornata da una raggiera di spighe. Su un tronco di legno grezzo dei grappoli d'uva, e, naturalmente, al centro del tutto il bambino Gesù. il tutto   adagiato su una   grande croce. Con la presenza dei simboli eucaristici del pane e del vino, raffigurati nelle forme primarie di uva e  grano,  gli autori hanno voluto appresentare all’interno del presepe  il sacramento dell’eucarestia.

LA CHIESA MADRE.

Una struttura su tre navate delimitate da imponenti colonne in stile corinzio. La costruzione originaria risale a prima del sisma del 1693, poi ricostruita nello stesso sito. La progettazione della facciata è attribuita all’architetto Francesco Maria Sortino. All’ interno pregiate opere d’arte Pittoriche e scultoree.    Di notevole rilevanza è un’antica fonte battesimale risalente al 1558.

BUSCEMI.

Uno dei piccoli comuni della provincia siracusana, arroccato su una collina degli iblei a circa 760 metri sul livello del mare conta circa 1200 abitanti. La sua storia risale alla dominazione araba, subì gli effetti devastanti del terremoto del 1693 e fu ricostruito. Il borgo è ricco di importanti esempi di architettura barocca e religiosa.

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