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Sclerosi multipla: Gioco di squadra e terapia precoce

PANACEA Società Cooperativa Sociale

La Sclerosi Multipla (SM) può esordire ad ogni età, ma è più comunemente diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Ci sono circa 2,5-3 milioni di persone con SM nel mondo, di cui 1,2 milioni in Europa e circa 130.000 in Italia. Il numero di donne con SM è doppio rispetto a quello degli uomini, assumendo così le caratteristiche non solo di malattia giovanile ma anche di malattia di genere. Esistono varie forme di malattia, ma la pratica clinica ha evidenziato come iniziare la terapia il più precocemente possibile porti ad un rallentamento della progressione della disabilità, ricordando che ogni individuo richiede un programma di cura personalizzato. Al fine di sensibilizzare le istituzioni verso un trattamento precoce ed efficace, Motore Sanità ha organizzato il 4° di 10 appuntamenti regionali dal titolo ‘Focus Toscana: #MULTIPLAYER - La Sclerosi Multipla si combatte in squadra’, realizzato grazie al contributo incondizionato di Celgene | Bristol Myers Squibb Company.

La Toscana è stata la prima Regione all'inizio degli anni 2000 a dotarsi di un PDTA e a creare un Registro regionale Sclerosi Multipla avvalendosi  della rete dei Centri di riferimento per la Sclerosi Multipla. Un nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale è stato definito negli scorsi anni e un processo di revisione del PDTA è in corso, sempre con la collaborazione della Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Con l'Agenzia Regionale abbiamo negli anni per primi creato e poi progressivamente aggiornato l'algoritmo per determinare i dati epidemiologici dai flussi correnti informativi del Servizio Sanitario regionale. Una Regione all'avanguardia dove le persone con Sclerosi Multipla possono contare su Centri clinici specializzati e primi nella ricerca e nelle iniziative internazionali. Le persone oggi devono poter ricevere la terapia farmacologica personalizzata migliore per loro, avere una terapia precoce che significa ritardare la progressione della malattia e della disabilità, avere i servizi del territorio e la riabilitazione per una migliore qualità di vita. Le persone devono poter vivere la loro vita oltre la malattia e oggi per la sclerosi multipla si può programmare e attuare percorsi di salute dalla diagnosi alla cronicità e questo anche in ottica di sostenibilità”, ha spiegato Mario Alberto Battaglia, Presidente Nazionale FISM

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