Calabria

Dott. Ennio Calabria: l’impianto short minimamente invasivo ed a basso costo biologico.

PRIMA PAGINA ITALIA

Video Intervista

Implantologia poco invasiva, duratura,  biocompatibile, capace di sfruttare anche le più piccole risorse che i tessuti orali ci mettono a disposizione senza per questo ricorrere ad interventi più o meno complessi ed estenuanti per i pazienti.

Sono queste le principali caratteristiche della nuova linea implantare prodotta dalla MaCo international e progettata e depositata all'ufficio brevetti di Roma dal  Dott. Ennio Calabria di Lamezia Terme.

Si tratta di impianti short, molto piccoli, che possono essere collocati anche nelle condizioni anatomiche meno favorevoli e che consentono di risolvere quasi tutti i problemi che in implantologia sono legati alla carenza di tessuto osseo.

Impianti molto piccoli non come opzione di ripiego ed adattamento rispetto a quelli classici, ma per meglio ottimizzarne le funzioni.

La filosofia portata avanti dal Dott. Ennio Calabria e dalla MaCo international è infatti quella di ottenere il miglior risultato con il minimo costo biologico.

La nuova linea implantari (IM MACON )   è stata suffragate da una clinica di più di 300 casi, prima di essere messi a disposizione degli studi dentistici.

La  scelta di portare avanti questi nuovi impianti nasce, afferma il dottor Calabria, dalle problematiche dei pazienti.

“Arrivavano in studio tantissime persone che si erano sentite dire di non poter fare impianti a meno di interventi aggiuntivi di rigenerativa ossea con costi maggiori e tempi più lunghi. Era necessario risolvere queste condizioni riabilitative complesse con un solo intervento, e grazie a questa semplice ed efficace procedura adesso ci riusciamo

Studi mirati effettuati  dal dottor Calabria ed un ingegnere, che si è occupato della parte strutturale, hanno portato alla realizzazione di un impianto  dalle piccole dimensioni ed innovativo.

“Ogni  impianto è una struttura sottoposta a forze meccaniche , occlusali. Queste forze se non sono ben distribuite –afferma il dott. Calabria- e se l’impianto non è collocato in maniera adeguata nell’osso, negli anni avrà problemi. Ecco perché,  in maniera  sostanziale, l’impianto è stato realizzando seguendo un percorso condiviso tra un clinico ed un ingegnere. Solo così siamo riusciti a risolvere problematiche davvero importanti”.

 

Ma che cos’è il nuovo impianto MaCo Dental care?

 

L’impianto short  del dott. Calabria nasce dall’esigenza di una minima invasività. Questo perché è stato ampiamente dimostrato che il carico occlusale insiste soprattutto tra i primi 5/7 millimetri. Studi evidenziano come tutti gli impianti precedenti -e quelli con una misura maggiore, che sono la stragrande maggioranza-, non hanno più  ragione di esistere.

L’impianto del dott. Calabria ha una geometria che sfrutta le più ampie superfici a palteau che ricordano le basi dei grattacieli  e questo spiega com’è possibile che un impianto così piccolo regga carichi così grandi.

 

Quali sono i punti nevralgici di questa implantologia?

 

Uno è nella zona alta dove si ubica la connessione con la parte tra l’osso e la mucosa gengivale. Questa è la zona dove c’è il maggior rischio di infezioni ed infiltrazioni batteriche. Con la connessione cono morse, l’impianto del dottor Calabria sigilla l’area, perché la superficie, di contatto tra il moncone e l’impianto è inferiore ai 50 micron. I batteri non possono  così penetrare, perché il loro diametro è dai 50 micron in su. Al contrario  le connessioni avvitate, che sono la stragrande maggioranza degli impianti usati ad oggi, con le loro molteplici superfici giustapposte sono soggette a microvibrazioni che facilitano il ristagno di batteri; infine una nuova sezione coronale trapezoidale e non rettangolare aumenta la disponibilità dell’osso subpapillare , migliorando il trofismo delle papille gengivali e quindi una migliore estetica . Altra novità sono gli scarichi portati, più in alto. Questo perché l’altro grosso problema dei vecchi impianti, è la compressione, che ischemizza l’area. Se per 7 minuti, l’osso non riceve infatti il giusto flusso ematico, va in ipossia e di conseguenza in necrosi. Ne consegue un ossificazione molto instabile, e l’impianto potrebbe non avere un’ossificazione  sperata.

Con questa nuova implantologia, che viene delicatamente posizionata nell’osso e non avvitata , il flusso dei liquidi presenti nell’alveo chirurgico, risalgono attraverso le scanalature e di conseguenza non creano compressione alla base.

 

Ennio Calabria ha creato due vantaggi importanti con il suo impianto.

 

Uno avviene in basso sulla compressione, ed evita le necrosi ossee  ed un altro nella zona  in alto che evita  le infiltrazioni batteriche e le perimplantiti. Ovviamente il paziente deve mantenere la pulizia e l’ igiene orale dei propri denti sempre e comunque.

 

Ma quali sono le patologie che si possono trattare con questo  impianto?

 

Mentre sino a poco tempo fa, a pazienti con patologie sistemiche, quali il diabete, pazienti dializzati o pazienti cardiopatici  e sottoposti a terapie tumorali, veniva sconsigliata la terapia implantare, adesso   spesso è possibile , perché con questo sistema si evitano tutte le complicazioni che possono derivare da eventuali infezioni. Ottenendo un impianto che  poco si presta ad essere sottoposto ad invasione di placca batterica-.

In realtà  tutti gli impianti sono sicuri. Il problema resta però la durata dell’impianto, questione superata con questo tipo di implantologia. E’ importante quindi  chiedere sempre e soprattutto – oltre i costi- cosa ci viene proposto quando andiamo da un medico ed essere sicuri che ci vengano fornite informazioni dettagliate ed effettuati i trattamenti richiesti.

WEB SITE

Leggi l'articolo completo su ANSA.it