Abruzzo

Pnrr, in Abruzzo 53 progetti per infrastrutture di comunità

Openpolis, potenziamento servizi sociali nelle aree interne

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 22 MAG - Sono 53 i progetti finanziati in Abruzzo per le infrastrutture sociali di comunità con i fondi del Pnrr, per un importo complessivo di 37,2 milioni di euro. Lo rende noto un'indagine di Openpolis, progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp.
    I progetti sono finanziati con un capitolo di spesa di 725 milioni di euro che rappresenta la parte di finanziamento più importante della misura sulla strategia nazionale per le aree interne (825 milioni in tutto). Si tratta di investimenti per infrastrutture che potranno essere utili anche allo scopo delle organizzazioni di cittadini che animano la vita pubblica dei luoghi. Oltre che per l'erogazione di servizi di istruzione, mobilità e sanitari, infatti, questi fondi saranno utilizzati anche per il rafforzamento, la ristrutturazione o la costruzione di centri per persone con disabilità, di consulenza, per servizi culturali, sportivi e per l'accoglienza dei migranti.
    A Crognaleto (Teramo) saranno investiti 168mila euro per la realizzazione dell'asilo nido comunale e 110mila euro per la realizzazione di uno sportello di supporto psicologico in due frazioni del Comune.
    A parte un intervento di 5 milioni destinato alla Regione Abruzzo per attrezzature mediche, gli investimenti più consistenti vengono localizzati tutti nel sud della regione, in provincia di Chieti. Andranno 3 milioni a Lanciano per il recupero dell'ex calzificio Torrieri, da destinare a servizi socio-culturali. Inoltre, 2,3 milioni sono stati stanziati per la ristrutturazione e la riqualificazione di un edificio comunale a Vasto.
    Infine, 2 milioni serviranno per una "infrastruttura sociale" a completamento del teatro comunale di San Salvo e altrettanti saranno investiti per la ristrutturazione di edifici da destinare all'accoglienza di migranti ad Atessa.
    Si tratta dunque di oltre 50 interventi, perlopiù su strutture già esistenti che potranno essere gestite o utilizzate anche dalle pro loco o dalle associazioni di prossimità, presidi di cittadinanza attiva nei territori abruzzesi. (ANSA).
   

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