Piemonte

Aggiornato il manuale per scrivere le leggi regionali

A Torino, alla Reggia di Venaria

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Un seminario di presentazione dell'aggiornamento del Manuale di regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni si è tenuto questa mattina nella chiesa di Sant'Uberto nella Reggia di Venaria Reale (Torino). "Le regole e i suggerimenti - ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del consiglio regionale del Piemonte - si pongono come una bussola per orientarsi nel complesso panorama della normazione regionale e offrono un supporto concreto ai redattori di testi normativi, aiutandoli a rendere il linguaggio più chiaro e comprensibile, a migliorare la struttura e l'architettura dei testi, e ad assicurare la coerenza con il sistema giuridico vigente". "L'aggiornamento si è collocato nel contesto tipico delle società moderne, i cui tratti peculiari sono la complessità e il carattere pluralistico" ha dichiarato Antonello Aurigemma, presidente del consiglio regionale del Lazio e coordinatore della conferenza.
    Dopo l'apertura dei lavori di Paolo Pietrangelo, direttore generale della conferenza, le relazioni sono state illustrate le relazioni a cura di Fabrizio Castaldi, segretario generale della Camera, Anna Maria Poggi, docente ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico all'Università di Torino, e Marco Pieroni, presidente della sezione giurisdizionale per il Piemonte della Corte dei conti. Le relazioni di aggiornamento sulle principali linee tematiche del manuale sono state a cura, tra gli altri, di Nicolò De Salvo (Senato), Sebastiano Dondi (Presidenza del Consiglio), Giulio Salerno (Issirfa-Cnr), Marina Pietrangelo (Igsg-Cnr), Federigo Bambi e Riccardo Gualdo (Accademia della Crusca) e Mauro Ceccato (Oli- Osservatorio legislativo interregionale). Hanno partecipato alla tavola rotonda, tra gli altri, Irene Tarditi, giunta della Regione autonoma della Valle d'Aosta, e Vincenzo Nastasi, consiglio regionale della Lombardia. Le conclusioni sono state a cura di Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze e tesoro del Senato. (ANSA).
   

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