Piemonte

Consiglio regionale celebra Giorno ricordo con mostra

All'Urp di Torino la storia di un esodo a cura di Enrico Miletto

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 06 FEB - Le vetrine dell'Ufficio relazioni col pubblico del Consiglio regionale ospitano, dall'8 al 26 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo la mostra fotografica, curata da Enrico Miletto, "L'Istria, l'Italia, il mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani e dalmati a Torino".
    "La tragedia delle foibe e l'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia sono una ferita sulla quale nel nostro Paese era stata stesa per troppo tempo una densa cortina di silenzio - dichiara il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia - Una vicenda terribile e drammatica, carica di significato e di storia, segnata dal dolore, dalle paure e speranze delle decine di migliaia di persone che hanno vissuto quell'intricato momento storico, caratterizzato dallo scontro tra nazionalismi feroci ed esasperati. Le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche hanno il compito di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quella orribile vicenda".
    "Le foibe e l'esodo dal confine orientale costituiscono una pagina drammatica della storia italiana, una 'sciagura nazionale' come l'ha definita il Presidente Mattarella. Il Giorno del Ricordo - afferma Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione - è una preziosa occasione per approfondire, commemorare e condividere una memoria comune. Furono migliaia e migliaia i profughi costretti ad abbandonare Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Il Piemonte fu la seconda regione d'Italia per numero di arrivi: alla fine del 1946 a Torino risiedevano 343 cittadini provenienti dai quei territori, dieci anni dopo erano più di 8 mila. Erano italiani ma in Italia si sentirono esuli.
    Troppo spesso accolti con indifferenza, talvolta con ostilità e ospitati in strutture in disuso. Questa mostra e le altre iniziative rendono omaggio a italiani esuli in patria, raccontandoci pagine di storia e di umanità". (ANSA).
   

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