Piemonte

David Riondino, letteratura è immaginarsi in altre vite

Castelli in aria, in scena alla vigilia del Salone del Libro

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 08 MAG - "Tutta la letteratura nasce dal passare il tempo con gli amici, inventando storie e anche teatralizzandole. All'origine c'è l'immaginarsi diversi, in altre vite. E' questa l'idea". David Riondino spiega così com'è nato Castelli in aria. Diventare qualcun altro fantasticando, lo spettacolo che, come nelle ultime edizioni, Rai Radio3 organizza la serata di vigilia del Salone del Libro. Andrà in scena dall'Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini alle 20. Con Riondino ci saranno Monica Demuru e Natalio Luis Mangalavite.
    "Ho scelto dei brani che c'entrano con l'idea di dire Facciamo che io ero. Si parte dai Castelli in aria di Luciano di Samosata, autore del II secolo dopo Cristo per arrivare fino a Carmelo Bene, passando attraverso la storia di Medea e del Mattia Pascal di Pirandello. Sono quattro amici che camminano dal porto di Atene verso la città e, per ingannare il tempo, fanno finta di essere qualcun altro, un generale, un essere invisibile. Così intrattengono gli amici chiacchierando", spiega Riondino. "C'è anche un pezzo di Ariosto dal canto XXV dell'Orlando Furioso con il maschio che fa finta di essere la femmina per sedurre una fanciulla, ma anche cose più contemporanee come Borges e Marquez. Tutto intermezzato da canzoni che c'entrano sempre con il fantasticare, immaginare altre vite".
    Riondino andrà al Salone del Libro come ha già fatto altre volte "per motivi diversi, un'intervista o semplicemente per vederlo": "è sempre stata una bella esperienza. E' molto affollato, ma come direbbe Luciano è un modo di incontrarsi, di chiacchierare, di vedere amici intorno al falò della letteratura. Mi piace scoprire titoli, vedere cose strane".
    L'attore dice di trovare Torino "molto bella, importante, un salotto. Ha formato una classe dirigente nazionale, ha solo uno strano rapporto di competizione con Milano, ma ha tutti i titoli per essere una capitale del nord e lo è". Sui suoi progetti Riondino, da poco tornato dalla Russia dove con il gruppo musicale La Reverdie ha raccontato frammenti da Il Milione di Marco Polo, spiega che farà un film a Madrid per la televisione spagnola su un evento del 1975 quando morì il generale Franco: "fu un passaggio epocale, avvennero dei crimini per creare confusione. Il film vuole ricordare uno di questi episodi. io faccio la parte di un regista italiano che va a fare un documentario sulla Spagna del 75". (ANSA).
   

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