Piemonte

Emanuel Gat aprirà il festival Torinodanza il 12 settembre

Grandi firme ed emergenti, Cremonini direttrice fino al 2027

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 03 MAG - Sarà il coreografo Emanuel Gat con la sua nuova creazione Freedom Sonata, in prima nazionale, a inaugurare il 12 settembre alle 20.45, alle Fonderie Limone di Moncalieri, Torinodanza, atteso appuntamento dell'autunno. Lo spettacolo di Gat, che due anni fa al Festival ha presentato quello che è poi diventato un vero e proprio blockbuster, Lovetrain2020, vuole essere un inno alla danza come pratica collettiva di comprensione del mondo.
    Diretto da Anna Cremonini, il cui incarico è stato confermato fino al 2027 dal nuovo consiglio d'amministrazione del Teatro Stabile di Torino, il Festival si svolgerà dal 12 settembre al 26 ottobre e affiancherà grandi firme della coreografia contemporanea alle espressioni di ricerca e di tendenza che si affacciano sulla scena. Oltre a Emanuel Gat, andranno in scena Marco da Silva Ferreira, Sharon Eyal, Ioannis Mandafounis insieme alla danzatrice Manon Parent, Omar Rajeh, Euripides Laskaridis, Hofesh Shechter e Alonzo King saranno i protagonisti internazionali del Festival che, insieme ad Alessandro Sciarroni, Jacopo Godani e Mauro Astolfi, Ambra Senatore, Cristina Kristal Rizzo, daranno vita a una rassegna di grande interesse. A completare la programmazione, la ripresa di una coreografia storica di Marianna Troise e una coproduzione tutta italiana firmata da Philippe Kratz e Fabio Cherstich.
    Infine Michele Di Stefano proporrà con la sua compagnia un'esperienza di ricerca di natura performativa. "Abbiamo molti ritorni, ma anche molti artisti che non sono mai stati da noi.
    Obiettivo primario della manifestazione è quello di privilegiare una pluralità di espressioni in un confronto fecondo tra la scena internazionale e la produzione italiana, favorendo un intreccio dialettico tra linguaggi, culture ed esperienze" spiega Cremonini. "Nell'ultima edizione abbiamo raggiunto il 95% di occupazione delle sale, senza rincorrere il pubblico ma tenendo fermi i cardini del Festival. Puntiamo a posizionare sempre più Torinodanza a livello internazionale" sottolinea il presidente del Teatro Stabile, Alessandro Bianchi. (ANSA).
   

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