Piemonte

'Torino respira', sentenza Cedu riferimento per processo Torino

Il 18 giugno udienza con ex sindaci ed governatore imputati

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 16 APR - La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu), che ha condannato la Svizzera per non avere adottato sufficienti misure a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, "mette in luce il tema della discrezionalità amministrativa nella lotta al cambiamento climatico, centrale nel processo penale per inquinamento atmosferico, che inizierà il 18 giugno a Torino". E' il commento del Comitato Torino-Respira.
    Al processo nel capoluogo piemontese sono imputati, fra gli altri, gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e l'ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
    La citazione a giudizio degli amministratori per inquinamento ambientale colposo viene considerata dal Comitato fondata su argomentazioni giuridiche solide: "L'inquinamento atmosferico, come dimostrano le stesse indagini torinesi, provoca numerose malattie e morti premature e il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Torino non ha nulla di particolarmente creativo, - sostiene l'avvocato Marino Careglio, consulente del Comitato Torino respira - se non il fatto di aver contestato, ai titolari di una posizione di garanzia in materia di tutela della qualità dell'aria, un nuovo reato introdotto dallo stesso organo legislativo nel 2015, il reato di inquinamento ambientale colposo, attraverso una riforma legislativa animata proprio dallo scopo di tutelare maggiormente l'ambiente e la salute pubblica"- (ANSA).
   

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