(ANSA) - TORINO, 10 APR - Un nuovo maxiprocesso agli
antagonisti ha preso le mosse oggi in tribunale a Torino. Al
vaglio dei giudici sono stati portati episodi avvenuti durante i
cortei del primo maggio del 2017 e del 2019. Fra i 38 imputati
ci sono esponenti del centro sociale Askatasuna. Oltre a casi di
resistenza a pubblico ufficiale questa volta il pool "anti
eversione" della procura contesta una vicenda che ha ricondotto
al reato di violenza privata: secondo quanto ricostruito dai pm,
durante la manifestazione del 2019 gli attivisti del cosiddetto
'spezzone sociale', volendo raggiungere la testa del corteo in
via Po, prima "costrinsero" i militanti del partito Sinistra
Italiana-Leu a cedere loro il passo, quindi "aggredirono" quelli
del Pd "verbalmente e fisicamente con sputi, spintoni, schiaffi
e calci".
I presunti autori sono stati indicati nel capo d'accusa come
"vicini o solidali" ad Askatasuna, ai collettivi studenteschi,
alla Federazione anarchica italiana e al movimento No Tav.
Nessuna delle cosiddette 'persone offese' si è costituita parte
civile. L'unico imputato presente in aula era Giorgio Rossetto,
esponente di Askatasuna, sottoposto al regime di sorveglianza
speciale. La pubblica accusa ha citato 14 testimoni, le difese
32. Il processo riprenderà a giugno. (ANSA).
Torino, maxiprocesso antagonisti per cortei del 2017 e 2019
Contestata anche violenza privata contro militanti del Pd