Piemonte

Nel parco Stura sud nasce il Bosco della Fondazione Lavazza

Messe a dimora 500 piante in partnership con Rete Clima

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 05 APR - In occasione del suo ventennale, la Fondazione Lavazza ha donato alla città di Torino 500 tra alberi di alto fusto e arbusti che, insieme a Rete Clima, sono state messe a dimora nell'area del Parco Stura Sud. Oltre 100 persone, tra dipendenti e collaboratori del Gruppo Lavazza, hanno preso parte all'iniziativa mettendo a dimora aceri, pioppi, frassini, ontani, ciliegi selvatici, farnie, noccioli, frangole, cornioli, sanguinelli, viburni, ligustri.
    "Siamo felici di accompagnare Fondazione Lavazza in un percorso di sostenibilità così importante e a vantaggio di un vasto territorio urbano - ha dichiarato Paolo Viganò, presidente di Rete Clima - con questo intervento infatti contribuiamo a rigenerare un'area verde molto importante per la città".
    "La cura delle comunità per noi si concretizza nei numerosi progetti sviluppati e sostenuti dalla Fondazione Lavazza: ognuno nasce dall'ascolto delle reali esigenze locali e si declina in programmi di coinvolgimento attivo - ha detto Mario Cerutti, chief institutional relations & sustainability officer del Gruppo Lavazza e segretario della Fondazione Lavazza - Il Bosco di Fondazione Lavazza, avviato insieme a Rete Clima, è un progetto di cura del territorio che genera un positivo impatto ambientale e sociale".
    E' previsto un un monitoraggio costante sullo sviluppo delle piante nel quale verranno coinvolti i residenti del quartiere.
    Il team di Rete Clima lo supervisionerà "secondo le migliori pratiche agronomiche e best practices, per verificare il livello di sviluppo e lo stato di salute delle piante" L'iniziativa, inoltre, si inserisce all'interno di Foresta Italia, la Campagna nazionale di forestazione realizzata da Rete Clima in collaborazione con Coldiretti e Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e patrocinata dal Ministero dell'Ambiente e della Transizione Energetica e dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. (ANSA).
   

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