Piemonte

Debutta a Torino La ragazza sul divano del Nobel Jon Fosse

Regia di Binasco, con lui Pamela Villoresi e Isabella Ferrari

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 MAR - Debutta domani martedì 5 marzo, alle ore 19.30, in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino lo spettacolo La ragazza sul divano di Jon Fosse, autore norvegese insignito del premio Nobel per la Letteratura nel 2023. La traduzione del testo è di Graziella Perin. A firmare la regia è Valerio Binasco, direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, il regista che in Italia ha portato sul palco più spesso il teatro dello scrittore, ben prima del Nobel.
    Binasco sarà in scena con Pamela Villoresi, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano, Fabrizio Contri, Giulia Chiaramonte e con Isabella Ferrari. Scene e luci sono di Nicolas Bovey, i costumi di Alessio Rosati, il suono di Filippo Conti.
    La ragazza sul divano è una nuova produzione del Teatro Stabile di Torino insieme al Teatro Biondo di Palermo, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd e per gentile concessione di Colombine Teaterförlag. Lo spettacolo verrà replicato al Carignano, per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino, fino a domenica 24 marzo e sarà poi in tournée in Italia fino a maggio, ospitato da diversi teatri tra cui: Teatro Strehler, Milano (9 - 14 aprile); Teatro Vascello, Roma (16 - 21 aprile); Teatro Biondo, Palermo (26 aprile - 5 maggio); Teatro Mercadante, Napoli (7 -12 maggio). Il 27 febbraio 2024 uscirà con Giulio Einaudi editore, nella Collezione di teatro, una nuova edizione de La ragazza sul divano di Jon Fosse.
    La storia ha il suo fulcro narrativo in una donna di mezza età, intenta a dipingere il ritratto di una ragazza seduta su un divano. Combatte contro i dubbi sulle proprie capacità artistiche e l'immagine ricorrente di quella ragazza seduta che la perseguita. Quella ragazza non è altro che il ritratto di lei stessa da giovane, turbata da mille incertezze. Binasco, affiancato da un cast di grandi interpreti, affronta il modo in cui le ferite affettive non si rimarginano mai del tutto.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it