Piemonte

Gli industriali con gli atenei, serve il Parco della Salute

Pronto un decalogo, parte un ciclo di incontri pubblici

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 13 NOV - Non possiamo fare a meno del Parco della salute, della ricerca e dell'innovazione, una rete pubblica che coinvolga i cittadini può servire ad accelerare per la sua realizzazione. Lo chiedono insieme il Politecnico di Torino, il Dipartimento di Giurisprudenza e la Scuola di Medicina dell'Università di Torino, l'Unione Industriali e il Polo del '900 che hanno messo a punto un decalogo per ricordare l'importanza di questo progetto. Insieme promuoveranno un ciclo di incontri pubblici per discuterne con i cittadini e gli stakeholder: il primo è in programma domani al Castello del Valentino, gli altri saranno con cadenza mensile al Campus Einaudi, all'Unione Industriali e alla Scuola di Medicina.
    "Ci sono elementi come l'innovazione, la tecnologia, la crescita e l'assistenza che creano tra soggetti diversi una partnership di lungo periodo. Insieme possiamo fare la differenza. I tempi non possono essere dettati dalla politica" ha detto il presidente dell'Unione Industriali Giorgio Marsiaj.
    "Un ospedale non può rimanere com'era cento anni fa, deve innovarsi. È una necessità condivisa ma non si riesce ad avviare un percorso per rimettere a posto la rete sanitaria regionale" ha osservato Antonio Amoroso, professore di genetica.
    "Torino non ha saputo tenere testa a Milano e fare sistema come città e come regione. Napoli, Milano e Roma, ma anche Bologna e Firenze hanno saputo fare squadra in modo più efficace" ha aggiunto Roberto Cavallo Perin, docente di diritto amministrativo. "Proveremo a spiegare perché c'è stato questo ritardo e fare in modo che d'ora in poi le cose funzionino meglio" ha spiegato Giovanni Durbiano del Politecnico di Torino.
    (ANSA).
   

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