Piemonte

Il Consiglio regionale del Piemonte mette il focus sul bullismo

Psicologa: "I giovani spronino i genitori ad aiutarli"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 19 MAG - Uno dei problemi che ancora attraversa il mondo del bullismo e del cyberbullismo tra i giovani è il suo riconoscimento come tale, e questo per vari motivi, in primo luogo l'ignoranza digitale dei genitori, insieme a una certa pigrizia e incompetenza, per questo bisogna lavorare ancora moltissimo in termine di sensibilizzazione delle famiglie e del mondo scolastico "perché in molti casi i ragazzi da soli non ce la fanno". È questo il senso di un incontro di oggi al Salone del Libro di Torino, nell'Arena Piemonte, su 'Bullismo e Cyberbullismo', promosso dal Consiglio regionale del Piemonte, Corecom e garante per l'Infanzia e l'adolescenza della Regione Piemonte, al quale hanno partecipato centinaia di ragazzi e genitori. "Le parole oggi feriscono e anche uccidono più delle botte", ha detto Ivano Martinetti, consigliere regionale. La psicologa Daniela Pajardi, rivolgendosi ai ragazzi li ha invitati a "risvegliare da un certo torpore i propri genitori" chiedendo loro più aiuti e interessandoli direttamente. "E' vero - ha aggiunto - talvolta reagiscono in modo esagerato e fuori contesto, ma voi non mollate, insegnate loro ad aiutarvi".
    La garante per l'infanzia Ylenia Serra ha ricordato come sia in uso da febbraio una speciale app pensata proprio per i minori, 'app Digi-Core', frutto di un lavoro di due anni su un apposito progetto europeo nato nel 2021 mentre il vicepresidente del Consiglio regionale, Daniele Valle ha ricordato come le istituzioni siano sempre più coinvolte su questo tema e come il Piemonte sia stata una delle prime regioni italiane ad approvare nel 2018 un'apposita e articolata legge in collaborazione con il Corecom, che ha consentito in questi anni di promuovere azioni importanti di contrasto. (ANSA).
   

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