Piemonte

Firme a Torino per referendum contro armi all'Ucraina

Al via raccolta in tutta Italia per chiedere tre consultazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 22 APR - E' iniziata anche a Torino, in piazza Castello, come nelle principali città italiane, e proseguirà nei prossimi weekend di aprile e maggio, la raccolta firme promossa dalle associazioni 'Gener azioni future' e 'Referendum Italia per la Pace' per la richiesta di tre Referendum, il primo dei quali chiede che "venga abrogato l'art.1 del decreto-legge del 2 dicembre n.185, convertito in legge n.8 del 27 gennaio 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, che autorizza fino al 31 dicembre, l'invio di mezzi ed equipaggiamenti militari all' Ucraina".
    "Chiediamo che il governo dia la possibilità agli italiani di esprimersi su un fatto così delicato e grave che riguarda tutti da vicino - spiegano i promotori - e che va contro la volontà espressa nella Costituzione. Raccogliere 500.000 firme è un impegno enorme, ma sappiamo anche che i cittadini italiani contro questa tragica guerra sono molti, anzi siamo certi che sia la maggioranza nel paese".
    Il secondo Referendum per il quale si raccolgono le firme, riguarda l'abrogazione dell'art 1, comma 6, lettera a), legge 9 luglio 1990, n.185, "che - si spiega - in deroga, consente deliberazioni eccezionali in materia di esportazione di armi in territori belligeranti, come quella voluta dal Governo Draghi e prorogata, poi, dall'attuale Governo Meloni".
    Infine il terzo quesito chiede l'abrogazione dell'art. 1, comma 13, decreto-legge n. 502/1992, sul riordino della disciplina in materia sanitaria, "al fine - si spiega - di escludere la partecipazione dei soggetti privati alla pianificazione sanitaria, consentendo, in assenza di conflitto di interesse, un più libero investimento di risorse adeguiate nelle politiche sanitarie". (ANSA).
   

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