Piemonte

Meno pessimismo tra le piccole imprese, il 45,6% assumerà

Il 58,4% investirà. Cellino: 'segnali positivi ma incertezze'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 MAR - "Ci sono certamente alcuni segnali che portano a un miglioramento delle aspettative ma che non sono sufficienti per far intravedere un'inversione di rotta, almeno nel breve periodo; è troppo presto per dire di essere usciti dalla congiuntura difficile degli ultimi mesi". Così Fabrizio Cellino, presidente dell'Api Torino, commenta i dati sulla situazione delle piccole e medie imprese. Il 45,6% ha in programma nuove assunzioni. La forma di inserimento privilegiata è il contratto a tempo indeterminato (16,8%), seguito da tempo determinato (10,4%), apprendistato (9,6%) e contratto di somministrazione (8,8%).
    "Siamo nel mezzo di un percorso - aggiunge - con molti ostacoli e incertezze. Per questo c'è bisogno di strumenti importanti per sostenere le imprese, soprattutto nei confronti degli investimenti che molti imprenditori hanno deciso di confermare, nonostante l'aumento del costo del denaro. Il sistema delle piccole e medie imprese e dell'economia locale dimostra di avere tutte le capacità per rispondere alle sollecitazioni di mercato, ma non può essere lasciato da solo".
    Per il primo semestre migliora il grado di fiducia degli imprenditori: il saldo ottimisti-pessimisti è pari a zero rispetto al -8% di dicembre 2022, con un calo della quota di pessimisti. Forti però le differenze tra settori e quelle tra imprese che sportano o non lo fanno: -25% costruzioni, +3,7% servizi, +4,6% imprese esportatrici, -5% imprese non esportatrici. Prevede nuovi investimenti il 58,4% delle imprese, 2 punti percentuali in più di fine 2022. L'8% delle imprese sta facendo ricorso agli ammortizzatori sociali. Per i prossimi 3 mesi è previsto un incremento del 13,6%. (ANSA).
   

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