Piemonte

L'ambasciatore del Marocco incontra le imprese cuneesi

Export cresce del 20,8%. Oltre 750 aziende gestite da marocchini

Redazione Ansa

(ANSA) - CUNEO, 17 MAR - L'ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Youssef Balla, ha presenziato a una tavola rotonda organizzata da Confindustria Cuneo nel corso della sua visita nella Granda. Reduce dall'incontro istituzionale con il prefetto di Cuneo Patrizia Triolo e da vari appuntamenti con le imprese nella giornata di ieri, il diplomatico è stato accolto dai vertici dell'associazione industriale e dal saluto della sindaca Patrizia Manassero e del viceprefetto Marinella Rancurello.
    Il presidente provinciale di Confindustria, Mauro Gola, ha ricordato i legami sempre più stretti tra la Granda e il Marocco. Nel 2022 l'export manifatturiero è cresciuto del 20,8%, raggiungendo i 55,8 milioni di euro. In crescita ancora più impetuosa (+47%) le importazioni che oggi valgono 23 milioni. A favorire i rapporti economici è la presenza di oltre 750 attività imprenditoriali in provincia di Cuneo gestite da cittadini marocchini. La comunità marocchina in città, ha ricordato la sindaca Manassero, è la terza più numerosa in assoluto e la prima tra quelle dei Paesi africani: "Una comunità ben inserita e con cui si sviluppano molti progetti, favorita dal collegamento aeroportuale con Levaldigi".
    L'ambasciatore Bella, accompagnato dal ministro plenipotenziario dell'ambasciata Khalid Atlassi, ha parlato dei numerosi traguardi raggiunti dal Paese negli ultimi decenni: "Il Marocco è il Paese politicamente più stabile della sponda sud del Mediterraneo, retto dalla seconda monarchia più antica del mondo". Da trent'anni il tasso di crescita è superiore al 5% annuo e l'inflazione è al 3%. Il Regno maghrebino è al sesto posto mondiale per connettività marittima e si pone come hub regionale in numerosi settori. Nell'ambito delle energie rinnovabili, in particolare, può contare sulla più grande centrale solare del mondo e su un 42% di energia prodotta da fonti non inquinanti, con l'obiettivo di arrivare al 52% entro il 2030. (ANSA).
   

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