Piemonte

Stankovic, a Vlahovic ho parlato come fosse mio figlio

'L'arbitro?fino a un certo punto si accetta ma non sono stupido'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - "Dusan (Vlahovic ndr) è un grande attaccante. E' un momento no. Ci siamo parlati come un padre ad un figlio. Lui ha l'età di mio figlio più grande. Non deve mollare, è un attaccante top. In questi anni le carriere volano e deve mantenersi al livello top. Troverà la continuità, si sbloccherà". Così, dai microfoni di Dazn, l'allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic descrive la scena accaduta al termine della partita persa contro la Juventus, quando è andato a consolare Vlahovic che aveva calciatore un rigore sul palo.
    Poi qualche polemica sull'andamento del match e le decisioni arbitrali. "Cosa vuoi che ti dica? Si fanno i cambi, si gestisce la partita come si può e si va avanti - commenta - Gli episodi non so. Una gomitata forte su Amione giudicata come uno scontro di gioco. Fallo di mano, se lo hanno visto gli arbitri e il Var ci credo. Mi auguro di sbagliare".
    A Stankobvic viene chiesto se vuole rivedere gli episodi e lui risponde così: "non mi cambia nulla. Se facciamo vedere venti volte lo scontro di gioco fra Vlahovic e Turk, possiamo vedere venti volte il tocco di mano se c'è stato. E' braccio netto. Si vede il bicipite come si muove, mi fermo qua. Posso vedere anche la gomitata che ha ricevuto Amione? Ma se per un tocco di braccio di Gabbiadini che è caduto mi hanno annullato un gol a Empoli al 96'..." "o parto dalla posizione che avrei perso comunque - dice ancora Stankovic -. Noi l'abbiamo visto sul tablet e siamo andati avanti. Mi fido se lo vede l'arbitro e il Var. Ma ok. fino ad un certo punto si accettano ma poi non voglio passare per stupido". (ANSA).
   

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