Piemonte

Musei di classe è social, a lezione di cultura d'impresa

Piattaforma con la Scuola Holden, in rete già 9 realtà torinesi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 FEB - Nasce Musei di classe, la piattaforma digitale che mette, per la prima volta, in rete i siti espositivi e gli archivi delle imprese dell'area metropolitana di Torino e dà alle scuole la possibilità di organizzare visite e integrare i programmi didattici.
    L'iniziativa è dell'Unione Industriale di Torino in collaborazione con la Scuola Holden, il Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino, che ha messo a disposizione la piattaforma FirstLife, la Lavazza e l'ufficio Scolastico Regionale.
    L'obiettivo del progetto, realizzato con il sostegno economico della Camera di Commercio di Torino, è quello di fare conoscere ai ragazzi i musei e gli archivi delle imprese, veri tesori storici e culturali, che raccontano l'evoluzione della società, dell'economia e del costume. Sono nove le realtà finora coinvolte: l'Archivio Storico Tim, l'Heritage Hub di Fiat, lancia e Abarth, l'Heritage Lab di Italgas, il Museo Lavazza, il Museo Rai della Radio e della Televisione, il Museo Storico Reale Mutua, il Museo della Meccanica di Villar Perosa, il Museo dell'Industria Aeronautica Leonardo di Caselle e il Museo del Tessile di Chieri. I docenti potranno attingere all'indirizzo web https://museidiclasse.firstlife.org a schede informative, materiale iconografico, approfondimenti tematici con cui arricchire i percorsi di apprendimento dei ragazzi, anche inserendo successivi commenti, in un processo di interazione attiva ispirato ai social network.
    "Musei di Classe promuove in modo originale il dialogo tra scuola e impresa, favorendo l'esplorazione da parte di docenti e studenti dei luoghi dove sono narrate bellissime storie d'impresa", spiega Stefano Molina, responsabile dell'Area Scuola e Università dell'Unione Industriali Torino. "I Musei d'impresa producono cultura e permettono di trasmettere agli studenti la passione per l'azienda e la conoscenza del saper fare" aggiunge Marco Amato, direttore del Museo Lavazza. (ANSA).
   

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