Piemonte

Siccità: Coldiretti Torino, bacini idroelettrici per i campi

La richiesta di un tavolo di confronto con i gestori

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 03 FEB - Misure strutturali e l'uso plurimo delle acque. Queste le richieste di Coldiretti Torino per far fronte alla siccità. L'organizzazione agricola, che evidenzia come ad oggi l'acqua invasata per l'uso idroelettrico in pochissimi casi viene utilizzata per l'irrigazione, chiede un tavolo di confronto con i gestori delle 23 Grandi Deviazioni esistenti nel Torinese, compresi gli invasi alpini. "Se cambia il clima occorre cambiare anche l'approccio all'utilizzo della risorsa idrica - spiega Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino - L'acqua invasata per concessioni idroelettriche deve poter essere utilizzata anche per venire in soccorso alle coltivazioni nei periodi di grave siccità. Proprio come è accaduto l'estate scorsa con l'accordo tra Coldiretti Torino e Iren grazie al quale la società ha rilasciato dalla sua diga di Ceresole una quantità di acqua sufficiente a superare il momento critico delle coltivazioni". "Ora apprendiamo, con interesse, che, anche quest'anno, Iren avrebbe intenzione di venire in soccorso alle coltivazioni nel caso non bastasse l'acqua normalmente captata dai consorzi irrigui dell'Orco.
    Pensiamo che questo atteggiamento di attenzione per il mondo agricolo sia un esempio da seguire in tutto il territorio torinese visto che tutti i segnali ambientali ci dicono che la prossima estate potrebbe essere nuovamente calda e secca", conclude Mecca Cici. Secondo Coldiretti serve partire al più con la progettazione di grandi opere idriche "come l'invaso di Combanera in val di Viù e di piccoli invasi sparsi sul territorio". (ANSA).
   

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