Piemonte

Vitelli (Azimut), fare impresa richiede sacrificio

Nominato Torinese dell'anno, invito per 10mila a Piazza Mestieri

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 29 GEN - "Fare l'imprenditore non è un mestiere qualunque, richiede impegno, passione, visione. Bisogna sacrificare un po' di vita personale per realizzare sogni. Io, per esempio, ho dovuto interrompere il viaggio di nozze perché un cliente voleva comprare una barca". Lo ha raccontato Paolo Vitelli, fondatore di Azimut e oggi presidente del Gruppo Azimut Benetti, che ha ricevuto il premio Torinese dell'Anno, consegnato dal presidente della Camera di Commercio Dario Gallina. Vitelli ha deciso di festeggiare invitando 10.000 torinesi a Piazza dei Mestieri, un'istituzione che forma i giovani insegnando loro una professione: offrirà del pane e una bottiglia di birra o una scatola di gianduiotti.
    "Torino ha sempre rappresentato per me un riferimento importante. Oggi Azimut Benetti è una multinazionale che esporta il 97% della produzione, ma io sono sempre stato un imprenditore con la valigetta in mano, che gira il mondo ma poi torna a Torino", ha spiegato Vitelli che guida un gruppo da 1 miliardo di fatturato e 2.000 dipendenti (il doppio con l'indotto).
    "Si tratta di un riconoscimento - ha ricordato Gallina - che va a chi, torinese di nascita o di adozione, ha offerto un contributo speciale nel proprio settore di attività. Vitelli ha saputo creare un'impresa unica seguendo i propri sogni, partendo a costruire barche laddove non c'è il mare e arrivando a essere il più grande produttore al mondo".
    Premiati anche i Fedeli al Lavoro, chi ha svolto almeno 35 anni di servizio presso una stessa azienda, 35 anni di attività imprenditoriale in proprio o 50 come erede del fondatore, e i Diplomati eccellenti tecnici e professionali, studenti degli istituti superiori tecnici e professionali di Torino e provincia che hanno finito la scuola con i punteggi di 100 o 100 e lode (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it