(ANSA) - TORINO, 25 GEN - Presidio questa mattina a Torino di
Federazione autonoma italiana benzinai, Faib Confesercenti,
davanti alla Prefettura, in piazza Castello, mentre sulla
protesta dei benzinai si discute di un giorno in meno di
sciopero, con la riapertura alle 19 di oggi anche nel capoluogo
piemontese.
Ma per il momento nessuno ha intenzione di interrompere
l'agitazione, come sottolinea Vincenzo Nettis, presidente
torinese di Faib Confesercenti. "Ascolteremo i nuovi contenuti
che il ministro Urso ha avanzato ieri, ma a un'ora dallo
sciopero non era pensabile interrompere la protesta", spiega
Nettis.
"Possono anche essere comprensibili le scelte del governo -
aggiunge - ma non accettiamo di passare per furbetti o
speculatori. Anche noi siamo vittime dei rincari. Siamo una
categoria - continua - che lavora dodici ore al giorno, con
qualunque clima e abbiamo un guadagno fisso su quanto erogato. I
prezzi vengono indicati dalle compagnie petrolifere e noi su
venti euro guadagniamo 3,8 centesimi al litro. I rimanenti 19
euro e rotti al 60% sono accise e Iva. Il resto alle società ".
Nettis ha sottolineato come il 'caro carburante' colpisca
anche i benzinai. "Mettere i cartelli con il prezzo medio
sarebbe un'ulteriore incombenza per la categoria, con multe
salate fino a mille euro anche in caso di errori materiali o
sviste. Non certo speculazioni", afferma. Per i rappresentati di
categoria sarebbe una buona idea la creazione di un qrcode al
posto dei cartelli. In Piemonte sono oltre 1.700 i distributori.
Secondo Faib l'adesione allo sciopero è stata del 70%. Una
delegazione è stata ricevuta in Prefettura e ha consegnato una
lettera al prefetto. (ANSA).
Benzina: Faib a Torino, non siamo speculatori ma vittime
"Lavoriamo 12 ore al giorno"