Piemonte

Piemonte: Pd, 'Piano cave' è uno scempio ambientale

"Visione da anni '70, non ci sono limiti ad estrazioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 10 GEN - "Il Piano cave è uno scempio ambientale e paesaggistico. Nei prossimi 10 anni si potranno estrarre 300 milioni di metri cubi di terreno, il triplo del decennio precedente". Lo affermano gli esponenti del Pd regionale, che oggi hanno organizzato un incontro stampa per affrontare il tema delle politiche ambientali messe in campo dalla Giunta regionale di centrodestra che guida il Piemonte.
    "Nel 2016, una legge del Pd che aveva come primo firmatario Domenico Rossi - ha spiegato il capogruppo Raffaele Gallo - ridisegnava il quadro complessivo delle attività estrattive piemontesi e prevedeva l'adozione di un piano regionale che avrebbe dovuto essere basato sul minore consumo di suolo possibile. L'attuale Giunta ha adottato il nuovo piano in dicembre: è un documento che ha una visione da anni '70 e in pratica non mette limiti alla quantità di materiale che può essere estratto".
    "La programmazione - ha aggiunto Rossi - dovrebbe servire a dare una visione, ma anche a mettere dei paletti che i privati devono rispettare. Prima il piano non c'era, ma con questo non ci siamo proprio. Il Piano regionale per le attività estrattive (Prae) adottato dalla Giunta regionale avrebbe dovuto avere il difficile compito di equilibrare attività estrattiva e rispetto dell'ambiente e del paesaggio, tutela della salute pubblica e norme urbanistiche. Invece è stato tradito lo spirito che aveva ispirato la norma e il documento è diventato un via libera per le imprese. In questo momento in cui la crisi climatica, energetica e ambientale è sotto gli occhi di tutti, la Regione Piemonte si muove come se fossimo nel secolo scorso". (ANSA).
   

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