Piemonte

Marche: geologi, difesa territorio senza programmazione

Minuto di silenzio per vittime a convegno internazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 19 SET - "Fermo disappunto" per "l'assenza di programmazione nella difesa del territorio da parte delle autorità, e in particolare nei confronti del bacino del Misa, già colpito otto anni fa da un evento, diverso per intensità e tipologia di fenomenologia atmosferica, ma simile per i danni".
    E il messaggio che arriva dal convegno 'Geosciences for a sustainable future' promosso a Torino dalle Società Geologica Italiana e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, che a Torino ha coinvolto 1.100 scienziati provenienti da Università e Enti di ricerca italiani e stranieri I lavori, che si svolgono a Torino Esposizioni, sono stati aperti - e lo stesso accadrà domani e il 21 settembre - con un minuto di silenzio per ricordare le vittime e le popolazioni colpite dall'alluvione nelle Marche.
    "Deve essere ricordato - ha afferma il professor Giovanni Crosta, esperto della Società Geologica Italiana e docente di Geologia Applicata presso l'Università di Milano Bicocca - che la comunità scientifica da tempo segnala alle autorità competenti che la fragilità del nostro Pianeta dipende anche dalla sua complessità, costituito da ambienti ed elementi diversi ma fortemente interdipendenti. Eventi, quasi istantanei rispetto alla lenta evoluzione di raggiungimento dell'equilibrio porta forzatamente a risposte ingigantite nel tentativo di ritrovare una condizione di equilibrio. Ciò impatta fortemente su tutto il patrimonio urbano, storico e anche di opere di difesa del suolo costruito nel tempo, spesso senza considerare l'effetto su o la risposta di un intero sistema ma concentrandosi sull'effetto locale". (ANSA).
   

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