Piemonte

Chiesa: Repole, non rinnegare Gesù in nome sedicente cultura

.Arcivescovo, "anche a scuola lo si vuole bypassare"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 07 LUG - "Ho l'impressione che oggi si guardi a Gesù in termini quasi mitologici, nel senso deteriore del termine, che in nome di una sedicente cultura, anche a scuola si voglia bypassare Gesù, quasi come se fosse un sotto prodotto della cultura, e così non si fa un servizio ai giovani". A dirlo, alla presentazione dell'incontro europeo dei giovani di Taize in programma a Torino da oggi al 10 luglio, l'arcivescovo del capoluogo piemontese, monsignor Roberto Repole. "Invece credo che faccia parte di una sanità culturale, intellettuale, riconoscere che abbiamo a che fare con un messaggio, con una persona che ha dato vita a una civiltà, di fronte a cui ci si deve collocare. Certo nella grande libertà di cogliere in questa persona il figlio di Dio, come lo colgono i cristiani nella oro fede, oppure no. Ma questo non ci abilita a rinnegare la sua esistenza storica e la portata che ha avuto.
    Anche a scuola, come puoi studiare storia, filosofia, Dante, Manzoni, prescindendo dalla conoscenza di Gesù?.
    l'arcivescovo auspica che la contemplazione della Sindone, possibilità offerta ai partecipanti la sera di sabato, "sia occasione per i giovani di essere provocati in alcune direzioni oggi importanti, e la orma - sottolinea - è proprio rimettersi a contatto con qualcosa che richiama il Gesù della storia, che rappresenta un appello per tutti. Oggi per dei giovani, in un'Europa che è stata cristiana ma rischia di scristianizzarsi, il sostare davanti al Telo può rappresentare un'opportunità per sapere che ci sono delle testimonianze che ci parlano di Gesù".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it