Piemonte

Grano: nel Torinese -30% produzione ma cresce filiera locale

Raccolti 500 mila quintali. Coldiretti presenta 'Gran dij Bric'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 LUG - Si sta concludendo anche in provincia di Torino la mietitura del grano che quest'anno ha perso, a causa della siccità, il 30% della produzione. Sui 15 mila ettari la resa stimata dalla Coldiretti è di circa 500 mila quintali, contro i 700 mila ottimali. Normalmente una pianta di grano produce 12-15 fusti con spiga, con la siccità invernale le piante si è fermata a 5-6.Le poche spighe hanno, a loro volta, prodotto dai due terzi alla metà dei chicchi di una stagione normale. Inoltre, nelle aree toccate dalle recenti grandinate c'è stata la perdita della produzione fino al 100%.
    La Borsa merci di Torino segnala quotazioni dai 350 ai 370 euro a tonnellata, contro i 240-260 dell'anno scorso per il concorso della crisi climatica globale che riduce le produzioni nelle grandi aree cereralicole del mondo, della guerra in Ucraina e delle speculazioni.
    "Questo era l'anno in cui avremmo dovuto aumentare la produzione locale di grano - osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - Invece abbiamo un forte calo di rese che aumentano la dipendenza dei forni torinesi dai cereali importati, in una situazione di mercato globale dove il grano ha raggiunto prezzi altissimi".
    Ma ci sono anche segnali incoraggianti e oggi Coldiretti Torino ha presentato la filiera tutta locale del grano di qualità della collina chivassese, la filiera del Gran dij Bric, nata nel 2016 in accordo con il mulino di Casalborgone.
    Le prime semine nel 2017, oggi, la filiera conta 20 aziende agricole aderenti con oltre 116 ettari coltivati tra i 12 comuni compresi tra Casalborgone, Castagneto Po e Verrua Savoia.
    (ANSA).
   

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