(ANSA) - TORINO, 26 GIU - Viticoltura 'eroica' con pendenze
fino al 30% tra i filari, e ancora più difficile con la siccità
e gli assalti della fauna selvatica, cinghiali, cervi e
caprioli, che costringono a recintare i vigneti per salvarli.
Nonostante tutto i vini della Valle di Susa resistono, anzi
migliorano rispetto alle annate precedenti, e c'è un progetto,
legato alle compensazioni' per la Tav Torino-Lione, di altri 10
ettari di vigne. Oggi la superficie vitata delle 6 aziende che
aderiscono al Consorzio per la tutela e la valorizzazione
Valsusa doc è di complessivi 18 ettari, le bottiglie di vini a
denominazione circa 80 mila per vendemmia, e altre 30 mila senza
denominazione. Tra storici agriturismi, come Ca' Seren di
Giaglione, e nuovi ristoranti, 'L' Garbin di Chiomonte, il vino
e la viticoltura impreziosiscono il paesaggio e l'offerta
turistica di una valle in cerca di rilancio.
La zona di produzione del vino Valsusa doc comprende i comuni
di Almese, Borgone di Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie,
Chianocco, Chiomonte, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere,
Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Rubiana, San Didero, San
Giorio di Susa, Susa, Villarfocchiardo. Il riconoscimento della
doc Valsusa è del 1997 e i vini emblema sono l'Avanà e il
Becquet (rossi) e il Baratuciat (unico bianco). (ANSA).
Vigneti 'eroici' in Valsusa, un progetto per altri 10 ettari
A 25 anni dalla doc si pensa a nuovi impianti