Piemonte

Siccità: Asti Agricoltura, ripercussioni gravissime

Stress per vigneti, calo foraggere del 40%

Redazione Ansa

(ANSA) - ASTI, 18 GIU - "Al momento non è ancora possibile quantificare con precisione i danni arrecati alle coltivazioni, condizione indispensabile per accedere ai sostegni del Fondo di solidarietà nazionale, ma ciò che è certo è che le ripercussioni della carenza idrica sulle coltivazioni saranno pesantissime".
    Lo ha detto il presidente di Asti Agricoltura Gabriele Baldi.
    "La situazione - aggiunge il direttore, Mariagrazia Baravalle - è critica su tutto il territorio; chi può sfrutta al massimo la possibilità d'irrigazione, con costi molto elevati per il prelievo dell'acqua dai pozzi, a causa del rincaro del prezzo del gasolio agricolo".
    In base alle rilevazioni del servizio tecnico della Confagricoltura di Asti la situazione è di criticità estrema per le foraggere (la produzione di fieno è stimata in calo del 40%) ma la primavera asciutta ha limitato l'accestimento dei cereali autunno vernini (grano e orzo) cosicché la densità di piante ad ettaro è del 25-30% in meno ed a questo si è aggiunta la temperatura particolarmente alta degli ultimi giorni di maggio e dei primi di giugno che ha ancor più aumentato lo stress causato dalla carenza idrica inducendo le piante ad una chiusura anticipata del ciclo vegetativo: la perdita di produzione è stimabile almeno in un 30%, se non superiore. Si segnalano fenomeni di stress importanti nei vigneti. Per i noccioleti non ci sono ancora sintomi evidenti, ma se non arriveranno piogge consistenti e le temperature non si abbasseranno è prevedibile una forte cascola nel mese di luglio e difficoltà produttive dal punto di vista qualitativo. (ANSA).
   

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