Piemonte

Siccità: Coldiretti Torino, già perso 20% delle produzioni

"Subito stato di calamità e progetti concreti per crisi clima"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 16 GIU - "Coldiretti Torino è pronta a chiedere alla Regione Piemonte lo stato di calamità per risarcire gli agricoltori colpiti dagli effetti della siccità e delle alte temperature". Lo riporta l'associazione in una nota in cui evidenzia: "A rischio sono soprattutto le colture di mais e i prati stabili a foraggere, con diminuzioni dei raccolti che costringeranno gli allevatori a comprare fieno e mangimi a prezzi letteralmente impazziti che vedono rincari di oltre il 100% per effetto delle speculazioni sulla guerra in Ucraina".
    "Siamo appena nella seconda decade di giugno - viene ricordato - eppure i danni ammontano già a oltre il 20 per cento dei raccolti. Cifre che mettono a rischio la sopravvivenza di un comparto tipico dell'agricoltura del Torinese come l'allevamento bovino da carne e latte, che affrontano anche l'aumento dei costi dell'energia impiegata per esempio per il raffrescamento e la ventilazione forzata degli spazi di stabulazione degli animali. Ma a rischio - aggiunge Coldiretti Torino - sono anche le produzioni di frutta e ortaggi come mele, pere, pesche, kiwi, peperoni, pomodori, verdure a foglia, cavoli dove sono molto presenti prodotti tipici che sono il vanto dei territori".
    "Oggi la cosa più urgente da fare è semplicemente mettere le aziende agricole in condizione di continuare a esistere - è la dichiarazione del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici -. Gli effetti economici della siccità combinati con quelli della guerra rischiano di essere mortali per la maggior parte delle nostre aziende. Le risorse vanno stanziate fin da subito e rese disponibile per le imprese agricole". Ma oltre al sostegno straordinario e contingente, Coldiretti Torino chiede che non siano più rimandate azioni e progetti per permettere alle aziende agricole di convivere con il cambiamento climatico.
    (ANSA).
   

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