Piemonte

Bankitalia: economia Piemonte rallenta dopo vivace 2021

Con Pnrr 58% risorse in più per enti locali ma appalti lenti

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 GIU - L'economia piemontese si è contraddistinta per una vivace ripresa nel 2021, più forte della media italiana, ma nel 2022 rallenterà per la crisi energetica e per gli effetti della guerra in Ucraina. Lo dice il Rapporto sull'economia del Piemonte di Banca d'Italia, presentato nella sede di Torino.
    Con il Pnrr gli enti locali piemontesi avranno il 58% delle risorse in più rispetto agli investimenti medi annui del periodo 2012-2020 (fino alla fine di maggio è già arrivato poco più di 3 miliardi di euro, il 7% del totale nazionale) - spiega Cristina Fabrizi, responsabile della Divisione Analisi e ricerca economica della sede di Torino della Banca d'Italia - ma bisognerà superare alcune criticità dal momento che si tratta di fondi da spendere tutti e in modo rapido. L'importo medio degli appalti in Piemonte - è stato inferiore ai 500.000 euro e i tempi di esecuzione sono i più lunghi del Paese. Diverso il dato per gli appalti più rilevanti (oltre i 500.000 euro) per i quali il Piemonte si è contraddistinto per una maggiore rapidità, ma nel caso del Pnrr si ricorrerà di più alle procedure di tipo non competitivo.
    Secondo le stime di Banca d'Italia l'attività del Piemonte nel 2021 è cresciuta del 7% poco più del Pil italiano, ma rimane inferiore di 3 punti percentuali rispetto al 2019. Il contributo della domanda estera e degli investimenti è stato significativo.
    La ripresa ha riguardato tutti i settori e anche l'occupazione è tornata a crescere (+1,1%), soprattutto quella a tempo determinato, ma rimane inferiore a quella del 2019. I licenziamenti sono stati contenuti anche dopo la rimozione del blocco, mentre sono aumentate le dimissioni volontarie. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it