Piemonte

Mandria decimata nel Cuneese, non è stato il glifosate

Redazione Ansa

(ANSA) - CUNEO, 23 MAG - "Le indagini non hanno dimostrato che è stato il principio attivo del glifosate ad aver cagionato la morte dei bovini". Lo scrivono in una nota i carabinieri forestali di Cuneo a integrazione della notizia, divulgata alcuni giorni fa, per cui il diserbante chimico avrebbe contribuito alla morte, dopo alcuni giorni di agonia, di 11 bovini - 4 adulti e 7 vitelli - in un allevamento di Bene Vagienna (Cuneo).
    Il veterinario aveva individuato come probabile causa un'intossicazione alimentare. Poi dalle analisi effettuate sul foraggio utilizzato per nutrire gli animali era emerso un rilevante contenuto del principio attivo noto, appunto, come glifosate. "Le indagini hanno permesso di dimostrare che, nel campo a erbe foraggere utilizzato per alimentare i bovini, sul quale non era stato effettuato alcun trattamento erbicida, sono state rilevati elevati residui di Glifosate. Questo principio attivo proveniva con buona probabilità da un trattamento fitosanitario avvenuto nel pioppeto limitrofo al campo", spiegano i carabinieri, secondo cui "la perquisizione effettuata nella azienda proprietaria del pioppeto ha permesso di individuare prodotti che il Ministero della Salute aveva ritirato dal commercio e che non si potevano più utilizzare a causa della loro elevata tossicità. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it