Piemonte

Studiare all'estero, cresce voglia dei giovani di viaggiare

Domenica a Torino Wep incontra duecento giovani in partenza

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 20 MAG - Con la pandemia alle spalle torna la voglia di viaggiare, anche tra chi sceglie di trascorrere un trimestre, un semestro o un anno scolastico all'estero, sui banchi di un liceo oltreoceano o davanti alla lavagna di una scuola straniera. Rispetto all'anno scorso si registra una crescita del 51% dell'Inghilterra, a testimonianza del fatto che la Brexit non ha avuto conseguenze negative. In generale UK, Irlanda (+45%) e Canada (+28%) hanno compensato la diminuzione di disponibilità degli USA - che dopo due anni di pandemia hanno ridotto la concessione di visti - e anche l'incertezza sulla riapertura di Australia e Nuova Zelanda. C'è interesse anche per la Spagna (+61%) e per il Canada francofono, in linea con l'evidente crescente interesse per il francese (Francia + 28%, Belgio +50%).
    I dati sono resi noti da Wep, che domenica 22 maggio ha dato appuntamento nel centro di Torino a circa 200 studenti che hanno deciso di partire con l'High School Program per una giornata dedicata alla mobilità internazionale con contenuti, sfide e percorsi per conoscere da vicino - attraverso il gioco - cultura, tradizioni e aneddoti dei Paesi stranieri che ospiteranno i liceali torinesi. "Nonostante si tratti di un'esperienza di mobilità, il periodo scolastico all'estero durante le superiori non ha risentito della pandemia, sembra che i ragazzi abbiano ancora più voglia di scoprire il mondo e mettersi alla prova con un'esperienza di vita che permetterà loro di imparare molto anche di se stessi - commenta Roberta Casadidio, direttrice dei programmi scolastici WEP -. La formazione pre-partenza è un momento molto emozionante perchè è l'ultimo passo prima della effettiva partenza, sarà entusiasmante anche per lo staff perché interagire direttamente con i ragazzi è uno degli aspetti più belli del nostro lavoro".
    (ANSA).
   

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