Piemonte

ESC: progetto Polizia, artisti contro odio e discriminazioni

Rizzi, parliamo linguaggio dei giovani per un messaggio efficace

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 13 MAG - La Polizia di Stato è presente all'Eurovision Song Contest, a Torino, per 'fare rumore' contro l'odio di genere e contro ogni forma di discriminazione.
    Videoclip di artisti in gara e non invitano i giovani a riflettere su questi temi. "L'odio è una malattia, qualcosa di contagioso che non fa male solo agli altri ma anche a noi stessi - è ad esempio il messaggio di Achille Lauro - Vivere l'odio e le discriminazioni non ha nulla di costruttivo, è solo distruttivo". A contribuire alla campagna, tra gli altri, anche Diodato, Achille Lauro, Cristina D'Avena, le Karma B, con artisti provenienti da Estonia, Lettonia, Montenegro, Romania, Svizzera e Croazia.
    "Cogliamo l'opportunità di questo evento straordinario per raccogliere dai cantanti, che per i giovani sono un punto di riferimento, un contributo contro l'odio e la discriminazione", sottolinea il prefetto Vittorio Rizzi, vicecapo della polizia, che oggi ha fatto visita al truck allestito dalla Polizia al Parco del Valentino. "Parliamo il linguaggio dei giovani con l'obiettivo di far sì che il nostro messaggio sia più efficace", spiega ancora Rizzi, che si è intrattenuto con una Terza Media.
    La Polizia italiana è una delle poche al mondo, ricorda ancora Rizzo, che dispone di una struttura "che lavora contro i crimini d'odio e che fa formazione ed educazione". Si tratta dell'Oscad, l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, una struttura interforze nata oltre dieci anni fa per diffondere la cultura del rispetto e della tolleranza. I videoclip con i messaggi degli artisti, una ventina in tutto, sono pubblicati sui canali di Polizia di Stato, Rai per il Sociale, Eurovision Rai e Rai1. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it