Piemonte

Agroinnova, in 20 anni 200 progetti per salute delle piante

Centro per l'innovazione agro-ambientale fondato nel 2002

Redazione Ansa

(ANSA) - GRUGLIASCO (TORINO), 12 MAG - Nella Giornata Internazionale per la salute delle piante, 'Agroinnova', il Centro di competenza per l'innovazione in campo agro-ambientale, ha aperto le porte ai visitatori per celebrare i 20 anni di attività. E' stata l'occasione per tracciare il bilancio: dal 2002 il centro ha ottenuto 100 milioni di finanziamenti e attivato oltre 200 progetti; ha formato 200 giovani ricercatori, di cui una cinquantina dottori di ricerca, ha collaborato con 200 imprese, in Italia e all'estero, in progetti di ricerca nel settore agro-ambientale. Trai temi di maggior impegno. la lotta alle malattie delle colture ortoflorofrutticole, la difesa sostenibile delle piante, la resistenza ai fungicidi e la riduzione dell'uso di mezzi chimici, la difesa biologica e integrata, ma anche l'impegno per la biosicurezza, lo studio sull'effetto dei cambiamenti climatici sulle malattie delle piante.
    "In questi vent'anni Agroinnova ha affrontato temi di grande rilievo per la salute delle piante, per la sicurezza del cibo che consumiamo, soprattutto occupandosi della messa a punto di metodi di difesa delle colture a bassissimo impatto ambientale.
    - spiega Maria Lodovica Gullino, Direttore del Centro - Perché la salute delle piante e del cibo sono strettamente correlati alla nostra salute. Lavorare a stretto contatto con le imprese ha permesso un rapido trasferimento dei nostri risultati alle diverse realtà produttive".
    Agroinnova ha al suo attivo anche diverse pubblicazioni tra cui 1.250 lavori su riviste scientifiche, oltre mille libri divulgativi, una rivista per promuovere il costante aggiornamento tecnico nella difesa delle colture.
    "Abbiamo sempre spinto i nostri giovani a scrivere e a leggere molto, lavori scientifici e divulgativi, mantenendo un certo equilibrio tra italiano e inglese.- spiega il presidente di Agroinnova, Angelo Garibaldi - La ricerca internazionale ovviamente parla la propria lingua ma il ricercatore non deve dimenticarsi dei tecnici del suo territorio".
    Agroinnova ha dato vita ad AgriNewTech, che persegue l'obiettivo di trasferire alle piccole e medie imprese i risultati delle ricerche, e ANT NET, che si occupa di progettazione, conduzione agronomica e difesa sostenibile.
    (ANSA).
   

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