Piemonte

Addio a green pass e mascherine, ma c'è chi voleva proroga

Resta obbligo sui mezzi pubblici, in ospedali cinema e teatri

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 02 MAG - Divide la fine dell'obbligo di indossare sempre la mascherina al chiuso e di essere dotati del green pass per l'accesso a bar e ristoranti. A Torino, tra i tanti felici per l'allentamento delle misure anti Covid non è raro imbattersi in chi avrebbe preferito lasciarle in vigore ancora per un po'. E anche all'aperto e lontano da luoghi di assembramento non pochi preferiscono tenere la protezione su bocca e naso. "Fa strano dopo tutto questo tempo in cui eravamo abituati ad averla sempre al lavoro e anche fuori, dice Giulia, cameriera in una pizzeria nel centro di Torino, che sorride mentre serve i clienti ai tavoli. In molti locali invece chi lavora continua a mantenerla. "Si torna a respirare", afferma un cliente di un supermercato. Ma un'altra critica le nuove disposizioni: "Si parla solo di guerra ora e non più di Covid - dice Anna Rita - ma non per questo il virus è stato sconfitto.
    Questo voler abbassare la guardia a tutti i costi rende inutile i sacrifici fatti e ci mette a rischio di una nuova ondata tra poche settimane. Il green pass doveva restare obbligatorio".
    Negli uffici l'uso della mascherina è solo raccomandato, "ma nel nostro ufficio continuiamo a tenerla - spiega un impiegato di uno studio di architetti - così hanno deciso e non me la sento di obiettare". Nulla è cambiato, almeno fino al 15 giugno, sui mezzi pubblici dove la mascherina resta obbligatoria. "A bordo c'erano almeno tre persone che non l'avevano - protesta una signora appena scesa dal tram della linea 13 - e nessuno controlla. Speriamo in bene". (ANSA).
   

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