Piemonte

Parolin 'ancora tanti indietro, Cottolengo indica strada'

Cardinale a Torino per i 180 anni della morte di San Giuseppe

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 30 APR - "L'insegnamento di Giuseppe Cottolengo, morto 180 anni fa, dopo aver fondato qui a Torino il suo primo Ospedaletto aperto a tutte le persone bisognose e abbandonate alla loro sorte, è ancora vivissimo e reale anche nella nostra società e nella nostra realtà sanitaria che ha fatto passi avanti, ma ancora lascia indietro tanti. Penso agli anziani, ai non autosufficienti che non possono essere curati a casa, alle persone che fuggono dai loro paesi martoriati da violenza, povertà e guerra, quelle persone che Papa Francesco ha definito lo scarto della società". Così il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, durante la messa solenne celebrata alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino per la festa del Santo Cottolengo.
    I 180 anni dalla morte del fondatore, il 30 aprile 1842, coincidono con il Giubileo per i 50 anni di presenza cottolenghina in Africa; la beatificazione, il prossimo 5 novembre in Kenya, della Venerabile suor Maria Carola Cecchin (1877-1925), la prima suora cottolenghina elevata agli altari; e i 190 anni dall'apertura della Piccola Casa della Divina Provvidenza a Borgo Dora (1832), dove si trova ora, in seguito alla chiusura dell'Ospedaletto della Volta Rossa. A fianco del Cardinale Parolin, hanno concelebrato la Messa l'Amministratore apostolico di Torino e Susa Monsignor Cesare Nosiglia, il Padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice e diversi sacerdoti cottolenghini. (ANSA).
   

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