Piemonte

Rifiuti non pericolosi, Gruppo Vergero riqualifica impianto Vinovo

Nuovo hub a Torino Sud da aprile, 2,5 milioni di investimento

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 28 MAR - La Vergero ha acquisito a Vinovo (Torino), tramite la controllata Geo Progetto Ambiente, un impianto per la gestione di rifiuti non pericolosi e l'avviamento al riciclo di carta, cartone, plastica e legno. Un hub che aumenterà di circa il 30% la recuperabilità degli scarti trattati dall'intero Gruppo, con una ricaduta positiva sull'ambiente. Il sito - che verrà rinnovato con un investimento di più di 2,5 milioni di euro, contribuendo alla riqualificazione generale dell'area - si estende su circa 20.000 mq, di cui 6.000 coperti, comprende 2 palazzine uffici da 300 mq ciascuna, e verrà allestito con impianti e attrezzature all'avanguardia.
    L'impianto si configura come una vera piattaforma di preparazione al riciclo. Il sito è infatti abilitato all'esercizio dell'attività di recupero rifiuti non pericolosi, tra i quali carta, plastica e legno, e quindi dedicato al recupero dei materiali risultanti dal packaging e dallo scarto delle produzioni di industrie, mercati e centri commerciali, affinché possano essere valorizzati e trasformati in risorse da reimmettere nel ciclo di produzione. L'apertura è prevista nel mese di aprile e, una volta a regime, occuperà anche grazie a numerose assunzioni più di 50 operatori, tra amministrativi e operativi, dediti alla gestione del sito e la sua logistica.
    "L'acquisizione di questo hub - spiega Marco Vergero, presidente del Gruppo Vergero - ha per noi un'importanza fondamentale non solo perché ci permetterà di fornire alle imprese un servizio sempre più capillare ed efficiente per la gestione degli scarti, ma anche perché sarà per noi possibile incrementare in modo netto la recuperabilità dei rifiuti prodotti dalle imprese. Per il territorio, si tratta poi di un altro significativo tassello per la realizzazione di un efficiente sistema di circular economy, nonché di una rilevante opportunità occupazionale, di sviluppo e di rilancio". (ANSA).
   

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